Gli Usa pensano al pass vaccinale per riaprire i confini

Il pass covid sulloo schermo di un cellulare.
Il pass covid sulloo schermo di un cellulare.

WASHINGTON.  – Permettere l’ingresso negli Stati Uniti solo ai visitatori stranieri che sono completamente vaccinati.  É questa l’ipotesi che si fa strada alla Casa Bianca, sempre più pressata dall’Europa perchè allenti le rigide restrizioni sui viaggi adottate nel pieno della prima ondata della pandemia.

L’idea che si sta valutando, da quello che trapela sui media Usa, è in pratica quella di un pass vaccinale obbligatorio valido per tutti, seppur con qualche eccezione su cui  per il momento non trapelano dettagli.

Proprio nelle ultime ore la presidente della commissione europea, Ursula von der Leyen, aveva lanciato l’ennesimo appello a Washington perchè riapra i confini Usa ai Paesi dell’area Schengen, invocando il principio della reciprocità: “Non

possiamo più trascinarci per settimane”, il suo monito. “La situazione epidemiologica negli Stati Uniti e nell’Unione europea oggi è molto simile – ha sottolineato –  e ci devono essere regole comparabili per i viaggiatori in entrambe le direzioni”.

E sì, perchè ormai da tempo ai cittadini americani è permesso di viaggiare nel Vecchio Continente, per turismo o altro.  Non accade lo stesso in direzione contraria.

Non solo quelli dei Paesi di Schengen, ma anche i viaggiatori da Regno Unito, Irlanda, Brasile, Cina, India,  Iran e Sud Africa al momento non possono liberamente entrare negli Stati Uniti a meno che non siano cittadini americani o residenti in America con alcuni tipi di  visto di studio o di lavoro.

L’unico modo per aggirare l’ostacolo è passare 14 giorni prima dell’arrivo negli Usa in uno dei Paesi che non sono nella “lista nera”.

Biden, nonostante gli appelli e le proteste, resta però cauto. Del resto negli Usa l’allarme per la diffusione della variante Delta aumenta di giorno in giorno, con i nuovi contagi che oramai volano verso i 100 mila ogni 24 ore, un picco che non veniva raggiunto da mesi.

A preoccupare sono le aree del Paese dove si registra ancora un basso tasso di vaccinazione. Come in Florida, dove negli ultimi giorni i numeri dei contagi e delle ospedalizzazioni è cresciuto in maniera esponenziale.

La Casa Bianca punta il dito sui governatori che continuano a prendere sotto gamba la situazione o a ostacolare lo sviluppo della campagna vaccinale, proprio come quello della Florida, il trumpiano Ron De Santis. “Se proprio non vogliono collaborare si tolgano di mezzo”, il monito stizzito di Biden.

Intanto continua a far discutere la presa di posizione del presidente americano che non ha accolto l’invito dell’Organizzazione Mondiale della Sanità di vaccinare tutti prima di passare alla terza dose.

Intanto, mentre Israele ha già iniziato la campagna per somministrazione di massa della terza mdose, anche l’inquilino dell’Eliseo Emmanuel Macron ha mannunciato che anche la Francia comincerà a somministrare la terza dose di vaccino ad anziani e fasce più vulnerabili della popolazione a partire dal mese di settembre. Così come qualche giorno fa aveva preannunciato anche la Germania.

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