Tokyo: l’Italia che delude, quante “panchine” a rischio

La sfilata delle delegazione d'Italia durante la cerimonia di apertura alle Olimpiadi di Tokyo.
La sfilata delle delegazione d'Italia durante la cerimonia di apertura alle Olimpiadi di Tokyo. (ANSA)

TOKYO. – Se fosse calcio, parecchie panchine sarebbero già saltate. Ma anche facendo la tara di un approccio diverso, e di contratti concepiti per rendere il rapporto di lavoro duraturo, il rendimento deludente di alcuni sport azzurri alle Olimpiadi di Tokyo ha messo di fatto sotto processo e a rischio “esonero” un gruppo commissari tecnici.

É uscito allo scoperto oggi il presidente della federciclismo, Cordiano Dagnoni, che parlando con l’ANSA ha chiaramente lasciato intendere come il ct della strada Davide Cassani sia a fine corsa.

“Del suo futuro – ha detto – ho parlato con lui nei giorni scorsi: voleva sapere subito cosa sarà, gli ho spiegato che è in programma un consiglio federale a fine agosto e le valutazioni saranno fatte in quella occasione. Conferme – ha aggiunto – ora non gliele posso dare, comunque lui ha un contratto fino al 30 settembre che ‘copre’ anche i mondiali. É stato fatto dalla precedente gestione federale per dare continuità tecnica. Ma è anche evidente che un Presidente da poco eletto abbia il diritto di farsi la sua squadra”.

Della sua potrebbe fare parte Bugno…”É più di un amico – ha concluso Dagnoni – è un fratello. Nomi però ora non sono in condizione di farne”.

Nomi di tecnici nel mirino invece se ne possono fare a profusione. Sono in discussione, e molto, nella scherma  le posizioni dei tecnici di spada e fioretto, Cuomo e Cipressa. I risultati sono stati imbarazzanti, inevitabile  che Paolo Azzi, presidente della federscherma al primo mandato, sia tentato dal dare una svolta. Anche perchè il numero 1 del Coni, Malagò, da giorni ha annunciato una sua presa di posizione forte sul tema scherma.

É già programmato nella pallavolo maschile l’avvicendamento tra Blengini e Fefè De Giorgi (il ct delle donne Mazzanti invece ha rinnovato il contratto fino a Parigi 2024). Ed anche nel basket si parla da tempo di una staffetta, sebbene non immediata, tra Sacchetti ed Ettore Messina.

Il presidente federale Petrucci non conferma ed ha anzi annunciato un rinnovo per Sacchetti: ma il contratto dovrebbe essere solo di un anno.

Tutt’altro che salda la posizione di La Torre nell’atletica: il presidente Mei lo ha attaccato addirittura prima dei Giochi. E addirittura traballante la posizione dell’unico ct donna di una squadra maschile, Valentina Turisini, che nel Tiro a segno guida entrambe le formazioni: i risultati ai Giochi sono stati negativi, confermando la tendenza in atto da quando si è ritirato Campriani.

Nonostante la medaglia sicura di Irma Testa, poi, viene considerato a rischio nel pugilato l’incarico del ct Renzini. Ha deciso autonomamente di chiamarsi fuori, invece, il ct della nazionale di Judo, il giapponese Murakami: con dignità tutta nipponica ha deciso lui di essere arrivato a fine corsa: e come traguardo, non casualmente, ha scelto Tokyo.

(dell’inviato Piercarlo Presutti/ANSA).

Lascia un commento