Trasporto aereo paga caro Covid, in fumo oltre 1 miliardo

Al via l'hub vaccinale dell'aeroporto di Fiumicino.
Al via l'hub vaccinale dell'aeroporto di Fiumicino. ANSA/ TELENEWS

ROMA. – Il covid ha messo in ginocchio il settore del trasporto aereo, che ha chiuso il 2020 con un traffico in calo del 72,5% e una perdita economica complessiva per il sistema di oltre un miliardo di euro nel solo periodo marzo-settembre.

É  un bilancio pesante quello che arriva dal Rapporto annuale dell’Enac, che proprio per uscire dalla crisi lancia una nuova visione che allarga i confini dell’ente fino al comparto aerospaziale. Ma la sfida dei prossimi anni si giocherà anche su una dimensione più integrata delle varie modalità di trasporto e in chiave “green”.

I dati del 2020, già diffusi ad aprile e pubblicati ora nel Rapporto, mostrano un crollo dei passeggeri a quota 52,7 milioni, con un calo più forte per il traffico internazionale.

L’aeroporto di Fiumicino si conferma primo scalo (-77,5%), seguito da Malpensa (-74,9%). Ryanair resta salda sul podio come primo vettore in Italia, tenendo a distanza Alitalia (con 11,8 milioni di passeggeri della compagnia irlandese contro i 6,5 dell’ex compagnia di bandiera), che però riesce a scalzare di poco la low cost nella graduatoria per il solo traffico nazionale.

“La pandemia ha messo in ginocchio il settore, ma riteniamo con la ripartenza di avere un recupero anche in tempi brevi”, dice il presidente dell’Enac Pierluigi Di Palma che, nominato da poco, punta a rimettere al centro i diritti dei passeggeri (come dimostra la recente stretta per tutelare minori e disabili) e imprimere all’ente una “nuova visione” che allarga i confini dal trasporto aereo al comparto aerospaziale.

Proprio con la nuova “corsa allo spazio” cui assistiamo, infatti, spiega, “una grande sfida attende il nostro Paese che, a differenza del recente passato, deve trovare la capacità sistemica per realizzare un governo coeso dell’intero comparto aerospaziale, dall’ultraleggero allo spazio”.

In questo senso l’Enac sta già lavorando con i voli suborbitali, che vedono lo scalo di Taranto Grottaglie in prima linea come sito dove realizzare il primo spazioporto in Italia: entro l’anno “pensiamo possano essere pronti” gli ultimi regolamenti e l’obiettivo – dice il direttore generale Alessio Quaranta – è di “partire con la sperimentazione nel 2023”.

Ma la ripresa del comparto dopo l’emergenza passa anche attraverso altre priorità. “È più che mai necessario continuare a riflettere sul significato  dello sviluppo del settore in chiave ecologica”, sottolinea il ministro delle infrastrutture e mobilità sostenibili Enrico Giovannini.

C’è poi il tema dell’integrazione tra varie modalità di trasporto, insiste il ministro che suggerisce l’idea, un po’ futuristica, di integrare aereo e bici: “Non sarebbe così complesso perché uno riceve, come fanno in Giappone, i bagagli nel luogo di destinazione. É’ un esempio estremo – conclude – per dire che l’integrazione è cruciale”.

(di Enrica Piovan/ANSA)

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