La variante Delta fa tremare le Borse, timori crescita

La borsa di Madrid.
La borsa di Madrid. (ANSA)

NEW YORK.  – La variante Delta dilaga e le borse affondano, spaventate da una possibile frenata della ripresa. Le piazze finanziarie asiatiche chiudono in rosso. Segno meno anche per quelle europee che bruciano nella seduta 240 miliardi di dollari e vedono in Milano la peggiore con un calo del 3,34%.

In profondo rosso anche Wall Street con perdite dell’ordine del 2%, e rendimenti sui Treasury a 10 anni scesi ai minimi da febbraio all’1,18% con la corsa degli investitori verso beni rifugio.

A pesare sui listini non è però solo il Covid. I mercati risentono infatti del tonfo del petrolio dopo l’accordo all’Opec+ per un aumento della produzione e del riaccendersi dei timori di inflazione, mai del tutto spenti negli ultimi mesi.

“L’aumento dei prezzi era atteso e sarà temporaneo. Restiamo comunque vigili”, afferma il presidente americano Joe Biden nel tentativo di rassicurare gli animi e spianare la strada alla sua agenda economica, che vede proprio nell’inflazione uno degli ostacoli da superare.

I repubblicani ritengono infatti che le misure che Biden intende varare per spingere l’economia abbiano come unico risultato quello di far salire i prezzi, creando di fatto una spirale negativa dannosa per la ripresa. Il timore è che una corsa dei prezzi possa spingere la Fed a una stretta prima del previsto, cogliendo di sorpresa i mercati finanziari e l’economia.

“La Fed è indipendente, l’ho detto a Powell quando ci siamo incontrati di recente. Deve prendere le misure che ritiene necessarie per sostenere una ripresa forte e duratura”, ha aggiunto Biden chiarendo così che non intende interferire con le decisioni della banca centrale. Su Powell l’attenzione è alta non solo per le prossime mosse della Fed: il suo mandato scade nel febbraio del 2022 e, dietro le quinte, è già iniziato il dibattito su chi potrebbe sostituirlo.

Si tratta di una decisione delicata soprattutto in un momento in cui la Fed è ancora impegnata in prima linea per l’economia. La Casa Bianca per ora non lascia trapelare nulla ma, secondo indiscrezioni, il segretario al Tesoro Janet Yellen sarebbe soddisfatta dell’operato di Powell, e anche consapevole che ai mercati finanziari piace la stabilità.

Gli investitori alla finestra guardano alla Fed ma anche alla Bce, e soprattutto guardano all’andamento dei contagi per il Covid, in aumento deciso in tutto il mondo tanto da far temere nuove chiusure. A pagare il prezzo più salato sono così i titoli legati al turismo e all’intrattenimento. Le compagnie aree da Lufthansa a Delta accusano forti perdite, così come il gigante delle sale cinematografiche AMC che arriva a perderé oltre il 10%. E la correzione in corso sui mercati mondiali è, secondo alcuni osservatori, solo l’inizio.

“Il mercato sta realizzando che ci stiamo muovendo da una chiara ripresa a V verso qualcosa di più incerto”, spiegano diversi analisti, osservando come le ultime previsioni indicano un rallentamento anche della crescita americana dopo il picco di primavera. Il nuovo dilagare del virus “sta causando incerteza sui progressi economici nei prossimi mesi”, aggiungono.

Molto dipenderà da come gli stati risponderanno al nuovo balzo dei casi. La Gran Bretagna ha deciso in ogni caso di riaprire. La Francia ha optato per un uso più ampio del Green Pass.

Nella contea di Los Angeles invece è stato imposto nuevamente l’obbligo delle mascherine nei posti al chiuso sia per i vaccinati che per i non vaccinati. New York invece, dice il sindaco Bill de Blasio, non intende tornare alle mascherine obbligatorie perché non vanno alla radice del problema.

Soluzioni diverse che, secondo gli economisti, rischiano di rendere la ripresa a macchia d’olio con un possibile forte impatto sulle disuguaglianze, già accentuate dalla pandemia.

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