Tour: imbattibile Pogacar, doma anche il Tourmalet

Lo sloveno Tadej Pogacar giá in maglia gialla. (ANSA)

ROMA. – Battere tutti i rivali sul Col du Portet non gli è bastato, così Tadej Pogacar il giorno dopo fa sua con enorme autorità anche la 18/a tappa, quella col mitico Tourmalet, per bissare la vittoria sui Pirenei sotto gli occhi del presidente francese, Emmanuel Macron, e far capire a tutti mche è un atleta quasi imbattibile quello che indosserà fino a mParigi la maglia gialla del Tour.

Come ieri, il danese Jonas Vingegaard e l’equadoriano Richard Carapaz tengono il suo passo, mma solo fino a quando lo sloveno lo permette, per poi staccarli minesorabilmente sulle ultime rampe prima del traguardo di Luz Ardiden, l’ultimo in salita della corsa.

La nuova impresa dello sloveno ha un prologo inatteso tra ieri sera e stamattina, con una perquisizione nell’hotel del team Bahrain Victorious, la squadra dell’italiano Sonny Colbrelli, che sarebbe nel mirino di un’inchiesta della mmagistratura francese sull’uso di sostanze vietate nell’attività sportiva. Un’ombra su un’edizione della corsa che per ora porta solo il sigillo di Pogacar.

Impassibile, sostenuto al meglio dal Team Uae, lo sloveno lascia sfogare chi cerca l’affondo di giornata, tiene sotto controllo i rivali e, se decide di prendersi la vittoria, semplicemente lo fa. Grazie alle due ultime vittorie, il neanche 23enne sloveno si prende anche la maglia a pois di miglior scalatore della corsa, mentre in classifica aumenta il suo vantaggio a 5’45” su Vingegaard e 5’51” su Carapaz.

I Pirenei danno invece il colpo di grazia a Rigoberto Uran, che era quarto stamattina ma alza bandiera bianca sul Col du Tourmalet, la prima delle due salite di giornata, crollando  in classifica generale.

Sul mitico Tourmalet, il valico pirenaico più famoso e mutilizzato nel Tour da più di un secolo, prova a dire la sua con mun affondo il francese David Gaudu, che affronta poi da solo manche la saluta a Luz Ardiden, ma viene poi riassorbito dal gruppo dei migliori, trascinati dalla squadra di Carapaz.

Temendo un attacco dell’ecuadoriano, Pogacar lo anticipa, reagendo anche ad un ultimo tentativo dello spagnolo Enric Mas per prendersi la terza vittoria in questa edizione.

Salutate le montagne, domani la 19/a tappa del Tour, la Mourenx-Libourne, di 207 chilometri, è quasi pianeggiante e concede un’altra chance ai velocisti.

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