Tifosi italo-venezuelani: “Grazie ragazzi! Ci avete riportato nell’élite del calcio!”

Dopo 53 anni la Nazionale ha riconquistato l'Europeo.

CARACAS – Il 13 novembre 2017 é una data che gli italiani vorrebbero cancellare dagli almanacchi del calcio. Quel giorno, la nazionale targata Giampiero Ventura falliva il suo tentativo di qualificarsi verso il mondiale Russia 2018. Invece c’é una data, l’11 luglio, che é una sorta di talismano per gli Azzurri: nell’82 conquistavano il terzo mondiale. A questa va aggiunta adesso quella del 2021 quando i “Templari Azzurri” hanno riportato il “Sacro Graal” (in questo caso la Coppa dell’Europeo) a Roma.

Per questo motivo quando abbiamo visto il nostro capitano Giorgio Chiellini abbiamo urlato tutti: “Alza la coppa, Chiellini. Alzala e tienila alta perché tutti la vedano e capiscano che sul tetto d’Europa ci siamo solo noi”. Per vedere questa immagine gli italiani hanno dovuto attendere 53 anni, l’ultimo titolo risaliva al 1968. Allora fu Valcareggi a regalare questa gioia agli azzurri era il primo trofeo dopo quelli del ’34 e ’38 con Pozzo. Dopo sono arrivate le gioie con Bearzot e Lippi. A questa lista adesso si aggiunge Mancini.

Ma passiamo la parola ai tifosi italo-venezuelani che in questo mese hanno fatto di tutto per seguire i propri beniamini vestiti d’azzurro.

Iniziando con Giorgio D’Angelo che subito dopo il triplice fischio mi ha mandato un messaggio su whatsapp dicendomi: “Sono molto contento, sento che sto rivivendo la stessa felicità del 2006 e mi sento nuovamente quel ragazzino di 13 anni che vide gli azzurri vincere un mondiale. Certo questo é un Europeo, però era una cosa che la nazionale inseguiva da tempo, adesso posso dire che ho visto vincere tutto alla nostra nazionale. A questo va aggiunto il fattore emozionale, primo perché un Juventino ha segnato il gol in finale e nei calci di rigore. Poi, vedere il capitano Giorgio Chiellini, anche lui della Juve, alzare la coppa in cielo. Senza dimenticarci di Chiesa che ha dato l’anima in campo in tutte le gare. Infine Forza Azzurri! Adesso mi manca solo di vedere la Juve aggiudicarsi la Champions League e la Vinotinto qualificarsi per un mondiale!”

Giuseppe Palumbo, dice la sua cosí, “Offuscato dalla vittoria dico una cosa di cui mi farai pentire. Penso della Juve ciò che pensa ogni napoletano. Ma da Argentina ‘78 a oggi, ho sempre dovuto ringraziare il cielo che in azzurro esistessero gli juventini e il loro insopportabile spirito vincente. Oggi sono felice che la nazionale abbia riportato a casa un trofeo che mancava da tantissimi anni, l’ultima volta ero piccolissimo e non ho tanti ricordi di quel giorno. Adesso posso godermi questa festa!”

Quando Roberto Mancini fu presentato come commissario tecnico della Nazionali molti tifosi non approvarono questa scelta. Adesso, tre anni dopo, il Mancio ha fatto ricredere tutti. Il tecnico jesino é riuscito a cambiare la mentalità, il gioco, la prospettiva di un’Italia pazzescamente bella e perciò unica. Mancini che il giorno della presentazione disse: “Vi porterò in finale e la vinceremo”. La finale di Wembley é stata il paradigma di una squadra che strada facendo diventata sempre più forte perché, sempre più ha creduto nell’obiettivo. Questi ragazzi non hanno mai avuto paura di dare il massimo.

Antonino Cittadino, giornalista, dà il suo parere sulla partita con l’Inghilterra ed il titolo: “Il titolo dell’Italia é meritato! Ha portato avanti una gara che si era complicata dopo appena due minuti. Dopo mezz’ora, l’Italia ha ripreso le redini della gara ed é riuscita a sopportare anche i 60 mila tifosi inglesi che hanno gremito lo stadio. La prestazione di Donnarumma é stata brillante! É un gruppo che può anche vincere la Nations League ad ottobre. L’Europeo era un titolo che sempre sfuggiva all’Italia, però adesso é nostro!”.

Rosángela Pérez dice la sua in poche parole: “Grande riconoscenza al mister Roberto Mancini e al gruppo che hanno ben rappresentato l’Italia e rallegrato le giornate di tanti italiani sparsi per il mondo intero”

La nazionale italiana, grazie alla vittoria dell’Europeo, balza al quarto posto del ranking Fifa. Podio sfiorato, la rincorsa ripartirà a settembre con le qualificazioni mondiali. Ma siamo tornati al vertice. Prima di cominciare l’Europeo l’Italia era 7°. Quando Mancini l’ha presa in mano, maggio 2018, addirittura 20°. Pochi mesi dopo, avendo saltato il Mondiale di Russia 2018, era precipitata al 21° posto. Il peggiore di sempre.

Non eravamo così in alto da marzo 2013, epoca ct Prandelli, reduci da Euro 2012. Il nuovo sistema del ranking Fifa, introdotto nel 2018 da Infantino, ha avvicinato i valori effettivi alla classifica mondiale.

Manca il bonus per chi vince Mondiale ed Europeo, per evitare che un Belgio sia primo nel ranking solo perché regolare ma “zero tituli”. Il ranking è ormai cruciale nei sorteggi Fifa. Essere rientrati tra le grandi ci ha concesso un sorteggio non disprezzabile con vista su Qatar 2022.

Qualificandoci dovremo affrontare un nuovo sorteggio, quello degli otto gruppi della fase finale che comprende Francia (campione) e Qatar (ospite). Restare nelle prime sette garantirebbe la prima fascia.

Mariano Amato in poche parole riassume il mese degli Azzurri in questo Europeo: “La Nazionale ha dimostrato di essere la migliore del torneo sia per il gioco, sia per il carattere. Quando c’era da soffrire hanno saputo reggere e continuare a lottare per portare a casa il risultato. La finale di Wembley lo ha confermato: siamo i più forti!”.

Dal canto suo Gennaro Russo dice: “Nell’Europeo e sopratutto nella finale in un Wembley pieno, troppo per i miei gusti in tempi di pandemia, la nazionale di Mancini compie un capolavoro. In una gara durissima che non solo era la prima in cui gli Azzurri hanno dovuto rimontare, ma hanno anche dovutolottare contro gli insulti che provenivano dagli spalti. Siamo i protagonisti di un Wembleynazo. Successo meritato per i nostri ragazzi!”.

Infine non poteva mancare Rosa Moscaritolo che durante l’Europeo é stata una sorta di talismano: “Durante questo mese i ragazzi di Mancini mi hanno tenuto in ansia in tutte le gare! Ma la mentalità vincente che ha trasmesso il mister ai ragazzi mi ha fatto impazzire, la stessa grinta che aveva il Mancio in campo quando giocava lui. L’Italia ha dimostrato personalità, sapendo soffrire e poi riprendere la gara in mano e vincere con giocatori titolari e riserve. Grazie Ragazzi! Ci avete fatto sognare!”.

L’Italia ripartirà dalla sfida contro la Bulgaria: una partita che assumerà significati non secondari. Non solo perché sarà l’esordio della maglia azzurra con il simbolo di Campioni d’Europa, ma anche perché con un risultato positivo la Nazionale potrà eguagliare il record assoluto di 35 risultati utili consecutivi detenuto dalla Spagna di Xavi e Iniesta.

(di Fioravante De Simone / redazione Caracas)

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