Commercio: a maggio crescono vendite, giù alimentare

Saldi post Covid in un negozio d'abbigliamento.
Saldi Covid in un negozio d'abbigliamento. (Ansa)

ROMA. –    Crescono le vendite al dettaglio a maggio anche se il livello resta inferiore a quello pre pandemia del febbraio 2020: nel mese – secondo i dati diffusi dall’Istat le vendite sono aumentate rispetto ad aprile dello 0,2% in valore e dello 0,4% in volume ma se quelle dei beni non alimentari sono cresciute (+2% in valore, +2,2% in volume) quelle dei beni alimentari sono risultate in calo (-2% in valore e -1,9% in volume)  anche a causa del confronto del mese nel quale cade la Pasqua e nel quale c’erano ancora restrizioni per fronteggiare la pandemia.

La crescita è ancora più consistente su base tendenziale con le vendite al dettaglio che aumentano del 13,3% in valore e del 14,1% in volume, grazie anche qui alla crescita del comparto non alimentare (+28,1% in valore e +28% in volume) mentre le vendite dei beni alimentari risultano,  in flessione (-1,5% in valore e -0,6% in volume).

Il confronto è con maggio 2020, mese nel quale si è concluso il primo lockdown. Si registrano aumenti per tutti i gruppi di prodotti ad eccezione dell’informatica e delle telecomunicazioni che però avevano avuto una crescita sostenuta l’anno scorso grazie anche alla dad e allo Smart working.

Gli aumenti maggiori hanno riguardato i settori più penalizzati nel 2020 a causa delle restrizioni con l’abbigliamento che segna un +82,3% su maggio 2020 e le calzature che segnano un +59%.

Prosegue il recupero delle vendite dei piccoli negozi con un +19,5% tendenziale (a maggio 2020 avevano perso il 18,5%) dopo il +38,1% di aprile mentre la grande distribuzione segna un +8,3% tendenziale dopo il +22,8% di aprile.

Il comercio elettronico rallenta la corsa segnando a maggio  un +7,2% ma a fronte di un +41% messo a segno nel maggio 2020. Se si guarda a un periodo più ampio come i primi cinque mesi del 2021 le vendite al dettaglio crescono del 9,3% sullo stesso periodo del 2020 ma il commercio elettronico aumenta  del 27,8% (+7,2% la grande distribuzione, +10,2% le vendite nei piccoli negozi).

La Confesercenti parla di “recupero positivo” sull’anno ma sottolinea  che ” la strada per tornare ai livelli pre-pandemia è ancora lunga”. Con le riaperture di maggio,- prosegue –

“inizia un percorso di normalizzazione soprattutto per il comparto non alimentare, insieme ad un ritorno alla “socialità” delle famiglie – con i progressi della campagna vaccinale – che ridimensiona gli effetti dell’online”.

Non si dice soddisfatta della ripresa invece l’Unione dei consumatori che parla di dati “sconsolanti” con vendite che secondo le loro stime restano a livelli inferiori di quelle pre Covid di febbraio 2020 del 2,3%.

I dati sono “deludenti” anche per il Codacons che parla di crisi dei consumi che si conferma a fronte dell’ impoverimento di una consistente fetta della popolazione a causa del Covid.

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