Contagi e sondaggi, a Tokyo la maratona senza pubblico

Un monumento con cerchi delle Olimpiadi in Tokyo.
Un monumento con cerchi delle Olimpiadi in Tokyo. ANSA/FRANCK ROBICHON

ROMA. – La cerimonia inaugurale delle Olimpiadi di Tokyo il 23 luglio rischia di svolgersi a porte mchiuse, è già stato chiesto al pubblico di non seguire la maratona lungo il percorso, e la presenza degli spettatori resta un punto interrogativo anche sul resto della manifestazione.

L’appuntamento si avvicina, e aumenta la pressione su un Giappone che fa i conti con contagi da Covid in crescita e con il malumore della popolazione verso i Giochi espresso nei sondaggi, a meno di tre mesi dalle elezioni generali.

L’ultimo migliaio di tedofori non potrà correre lungo strade pubbliche della capitale. E quando la torcia entrerà nello stadio Nazionale di Tokyo, secondo le informazioni raccolte dal giornale giapponese Asahi Shimbun, solo i rappresentanti del Cio e dei comitati nazionali, i dignitari stranieri, gli sponsor e pochi altri vip o persone connesse ai Giochi saranno ammessi sugli spalti per la cerimonia d’apertura della manifestazione che coinvolgerà 11mila atleti da circa 200 Paesi.

Di fronte ai timori di una nuova ondata di coronavirus, a questo punto non è affatto sicuro che regga l’accordo definito nelle scorse settimane per consentire una capienza dimezzata negli stadi fino a 10mila spettatori locali.

La presidente di Tokyo 2020, Seiko Hashimoto, settimana scorsa ha avvertito che le Olimpiadi a porte chiuse restano un’opzione, e decisioni in merito potrebbero arrivare dopo la proroga delle restrizioni a Tokyo e in altre città, attesa a giorni da parte del governo.

Fra le ipotesi c’è anche di escludere gli spettatori dalle arene più grandi e dagli eventi serali. Intanto gli organizzatori, per ridurre i rischi, hanno chiesto al pubblico di non seguire la maratona lungo il percorso della corsa a Sapporo.

In questo clima, il Comitato olimpico giapponese ha presentato la sua spedizione olimpica (306 uomini e 276 donne), la più numerosa nella storia nipponica, con un eventorigorosamente online, con i 582 atleti collegati attraverso computer e smartphone.

“È stato un po’ deludente”, si è lamentato il campione di ginnastica Kohei Uchimura. E sui social di Tokyo 2020 si pubblicizzano le fan zone per i tifosi, ovviamente virtuali.

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