ROMA. – La tappa più lunga della edizione 2021 del Tour de France ribadisce le ambizioni di Mathjeu van der Poel, che resta maglia gialla con una bella prova di solidità, e rischia di mettere fine a quelle di Primoz Roglic, che dopo il secondo posto del 2020 era uno dei papabili per il successo e che invece oggi è crollato nelle ultime salite.
A imporsi al termine dei quasi 250 km tra Vierzon e Le Creusot è stato il campione di Slovenia, Matej Mohoric (Bahrain), capace di staccare tutti e godersi un arrivo in solitaria, mentre alle sue spalle si sono dati da fare van der Poel e il rivale di classifica Wout van Aert, chiudendo rispettivamente al quarto e all’ottavo posto con 1’40” di distacco dal vincitore. Roglic, dopo la brutta caduta nella quarta tappa, è rimasto indietro negli ultimi 20 km ed ha accusato un grave ritardo sugli altri candidati alla vittoria e ora in classifica generale annaspa a oltre nove minuti dal leader.
Al secondo posto, staccato di 30” da Van der Poel, c’è Van Aert, poi nell’ordine il danese Kasper Asgreen, a 1’49”, Mohoric a 3’01”, l’altro sloveno Tadej Pogacar a 3’43”, con Vincenzo Nibali che è sesto con un ritardo di 4’12”, appena davanti all’idolo di casa, Julian Alaphilippe, a 4’23”. A
lla vigilia dell’assalto alla Alpi, dove van der Poel rischia di pagare dazio, Nibali ha mostrato di poter ancora dire la sua. La copertina di giornata è comunque tutta per il 26enne Mohoric. Dopo aver preso parte ad un’offensiva di una trentina di corridori – tra i quali anche Nibali – scattata già al 40/o chilometro ha man mano allungato sui compagni di fuga, mentre il gruppo perdeva sempre più terreno, accumulando un ritardo salito fino a sette minuti. Mohoric ha provato anche l’iniziativa solitaria, riuscendo nell’intento sul Signal d’Uchon, la più dura tra le sei salite di giornata.
Da lì e fino al traguardo non ha più mollato, andando a conquistare la sua prima vittoria al Tour e completando il tris dopo quelle ottenute alla Vuelta e al Giro. Proprio nell’ultima edizione della corsa rosa, lo sloveno era stato protagonista di una brutta caduta che lo aveva costretto al ritiro a causa di un trauma cranico.
Domani, l’ottava tappa prevede le prime vere scalate, tra Oyonnaxe Le Grand-Bornand, in Alta Savoia. Su 150 chilometri di percorso ci sono tre salite di prima categoria, tutte nell’ultimo terzo di gara.