L’attesa degli italiani di Monaco, biglietti alle stelle

Tifosi allo stadio. Archivio.
Tifosi allo stadio. Archivio. ANSA/ROBERTO BREGANI

MONACO DI BAVIERA. – Come di consueto, si alternano offerte e candidature di lavoro, in ristoranti e pizzerie, per lo più. Ma da un paio di giorni il gruppo Facebook più frequentato dagli italiani di Monaco di Baviera è animato soprattutto dalla caccia ai biglietti per tifare dal vivo l’Italia nella sfida con il Belgio, che vale un posto nella semifinale dell’Europeo.

Le restrizioni per il Covid li hanno ridotti al 20%, meno di 14.500 persone potranno entrare allo stadio, con mascherina Ffp2, Green Pass, certificato di guarigione o test negativo effettuato nelle 24 precedenti. In poche ore ieri i tagliandi sono andati esauriti sul sito della Uefa e, come era prevedibile, si aperto un mercato delle rivendite con prezzi schizzati alle stelle.

Sui canali ufficiali bastavano fra i 75 e i 225 euro per biglietti che alla vigilia si trovano su Ebay a 630 euro e su altri siti specializzati, come Ticombo, anche a 1.200 euro.

In tribuna autorità ci saranno fra gli altri l’ambasciatore italiano in Germania Armando Varricchio e il presidente della Figc, Gabriele Gravina. Un numero limitato di tifosi sarà ospitato nella “Casa Azzurri on Tour”, allestita dalla Federcalcio nella zona sud della città, ma i più si stanno organizzando per vedere la partita sul divano, magari dopo aver dato manforte alla nazionale di Roberto Mancini davanti all’hotel sede del ritiro.

Difficile fare altrimenti, di fronte ma biglietti costosi fino a poco meno dello stipendio medio per un cameriere di Monaco, dove la ristorazione è fra le principali attività dei quasi 30mila italiani. Nella terza città tedesca, definita la più settentrionale d’Italia, sono migrati anche calciatori che hanno lasciato il segno nel Bayern, come Ruggiero Rizzitelli, Massimo Oddo e Luca Toni. Non è detto, però, che basti per convincere i bavaresi a tifare per gli azzurri dopo l’eliminazione della Germania.

Anche questo tema si dibatte nel gruppo Italiani a Monaco. “Tedeschi che tifano per noi? Non ne ho ancora conosciuto uno”, scrive Dario R.  “Non c’è tedesco che conosca – ribatte Stefano S. – che non tifi per l’Italia…avete gli amici sbagliati”. Di sicuro i bavaresi di recente hanno cominciato ad apprezzare lo spritz, che all’ora dell’aperitivo contende l’esclusiva alle birre tradizionali bavaresi, due delle quali fra l’altro sono finite sotto il controllo di un marchio con sede a Bruxelles. In un irish pub, prima e dopo la partita, è fissato l’appuntamento della federazione belga per i tifosi dei Diavoli Rossi.

Di belgi a Monaco ne vive un migliaio scarso: anche loro vantano un connazionale diventato idolo dei tifosi del Bayern, Jean-Marie Pfaff, e una fermata della metropolitana, quella di Candidplatz, mè dedicata a un pittore fiammingo, Pieter de Witte, che a fine sedicesimo secolo si trasferì alla corte di Guglielmo V di Baviera.

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