Variante Delta agita mercati, da greggio a turismo

Persona con mascherina per proteggersi dal Coronavirus in piazza affari davanti all'ingresso della Borsa a Milano.
Persona con mascherina in piazza affari, davanti all'ingresso della Borsa di Milano. (ANSA/Mourad Balti Touati)

MILANO. – La variante Delta del coronavirus agita i mercati. Gli investitori guardano all’aumento dei contagi e temono eventuali impatti sulla ripresa economica. Le preoccupazioni per la recrudescenza del virus provocano tensione su tutti i settori, dall’energia, con l’andamento del prezzo del petrolio in vista dell’Opec+, al turismo, dopo le restrizioni imposte da Portogallo e Spagna ai visitatori in arrivo dal Regno Unito.

Dopo un avvio di seduta debole, i listini europei hanno concluso le contrattazioni con un significativo calo. Tra le Borse peggiori Madrid (-1,93%) e Milano (-1,11%). In flessione anche Londra (-0,88%) e Parigi (-0,98%) mentre contiene le perdite Francoforte (-0,34%), con la Germania che spinge per una risposta coordinata dell’Unione Europea per fronteggiare i nuovi contagi. Ad aver appesantito i listini c’è il calo dell’energia che sfiora il 3%, con il petrolio debole e la variante delta che sta provocando nuovi blocchi in alcune zone dell’Asia e dell’Australia.

Sul petrolio poi pesano le prossime decisioni dei produttori che giovedì dovrebbero dare il via libera ad un di un aumento della produzione. La previsione degli analisti, però, è che l’Opec+ adotterà un “approccio ancora più cauto, aumentando la produzione solo tra i 100 mila e i 200 mila barili al giorno in agosto”.

La variante delta ha scatenato i timori anche per eventuali ripercussioni sulla stagione turistica. A farne le spese sono state principalmente le compagnie aeree (-4,8%) con easyJet che lascia sul terreno il 5,8% e Ryanair il 4,2%.  L’eventuale inasprimento delle restrizioni per ridurre i contagi spaventa tutti i titoli legati al mondo del turismo, con il comparto degli Hotel, ristorante e intrattenimento che hanno ceduto il 3,4%. Le preoccupazioni si estendono al settore del lusso (-1%), tra i settori più colpiti dalla pandemia.

(di Massimo Lapenda/ANSA).

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