Mercato: Psg-Hakimi si chiude, Juve stringe per Locatelli

Manuel Locatelli (D) in azione durante una partita del Sassuolo contra Benevento.
Manuel Locatelli (D) in azione durante una partita del Sassuolo contra Benevento. ANSA /SERENA CAMPANINI

ROMA. – L’acquisto di Wijnaldum, poi Donnarumma e ora Hakimi. Se il mondo del calcio è alle prese con la spending review post pandemia, lo stesso non si può dire del Psg che non sembra conoscere crisi. Il club parigino è il re incontrastato di queste prime settimane di mercato e ora anche l’affare con l’Inter per Hakimi è in dirittura d’arrivo. Otto milioni più due di bonus al giocatore per i prossimi 5 anni, circa 70 sono quelli che finiranno nelle casse nerazzurre che una volta formalizzata la cessione potrà pensare concretamente al calciatore che sostituirà l’esterno marocchino.

Dalla Spagna è filtrata la notizia di un interesse per Jordi Alba, un’indiscrezione che non ha trovato però conferme con i nomi di Lazzari e Dumfries che restano invece nella lista di Marotta e Ausilio. Se per il primo, dopo l’addio di Inzaghi, l’ostacolo principale si chiama Claudio Lotito, per il secondo il problema è rappresentato dalla volontà del Bayern Monaco di portarlo alla corte di Nagelsmann.

L’ottimo Europeo che sta giocando, inoltre, non aiuta i nerazzurri perché non fa altro che lievitare il prezzo richiesto dal Psv. Situazione simile la vive la Juventus con Locatelli. Manuel, ritrovatosi titolare dell’Italia per una serie di coincidenze, non si è fatto scappare quest’opportunità e adesso il Sassuolo chiede 60 milioni per il suo centrocampista. Oggi c’è stato un incontro positivo tra le parti con i bianconeri che vogliono provare a chiudere inserendo Dragusin nell’affare e abbassando la parte cash a 40 milioni.

Non è finita qua, però, perché Cherubini vorrebbe chiudere la trattativa come un anno fa fu per Chiesa e dunque con un prestito e l’obbligo di riscatto fissato tra due anni per aiutare il bilancio della società. Conti che potrebbero essere alleggeriti di un maxi ingaggio come quello di Cristiano Ronaldo. Il futuro del fenomeno portoghese, infatti, è tutt’altro che certo e la pista Psg si fa sempre più calda soprattutto dopo la notizia arrivata dalla Francia che vedrebbe Mbappe aver chiesto la sua cessione. Dietro tale decisione ci sarebbe la corte del Real di Ancelotti per un effetto domino che per costi delle operazioni ricorda quelle pre Covid.

Più oculate, invece, le mosse del Milan, a caccia del sostituto di Calhanoglu e del vice Ibra. Per quest’ultimo il nome forte è sempre quello di Giroud e dopo la fase a gironi di Euro 2020 potrebbe esserci l’accelerata decisiva per il contratto biennale a 4 milioni a stagione favorito dal Decreto Crescita che ha in mente Maldini da tempo. L’ex Arsenal, però, dovrà prima liberarsi del rinnovo contrattuale annuale esercitato unilateralmente dal Chelsea che non sembra più voler fare opposizione.

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