Europei: Slovacchia travolta, Spagna torna da applausi

Pablo Sarabia festeggiato dai compagni dopo il gol.
Pablo Sarabia festeggiato dai compagni dopo il gol. (Ansalatina)

ROMA.  – Aveva ragione Luis Enrique, il tappo dello champagne alla fine è saltato e la Spagna, sull’orlo di una crisi di nervi, assesta un clamoroso ko alla Slovacchia riproponendosi come protagonista dell’Europeo. É un 5-0 che rende solo parzialmente il divario che si è visto in campo ai 30 gradi di Siviglia. La Spagna si qualifica come seconda perché la Svezia chiude a 7 punti, e affronterà la Croazia il 28 a Copenaghen mentre la Slovacchia torna mestamente a casa. Hamsik meritava un altro congedo, ma le papere del portiere Dubravska (da ‘Mai dire gol’) e di Satka scavano la fossa, mentre si debe arrendere anche Skriniar.

Decidono le autoreti di Dubravska e Kucka e i gol di Laporte,  Sarabia e Ferran Torres. Ma il monologo iberico è un inno alla gioia per il suo gioco scintillante, bisognerà vedere però come si rapporterà di fronte a un’avversaria più consistente Luis Enrique che riprende saldamente il timone della nazionale e apporta delle varianti che stabilizzano la squadra che ritorna a girare. Morata sbaglia un rigore e sembra l’inizio della fine, ma il gioco armonioso della Spagna, gestito dal metronomo ritrovato Busquets, viene impreziosito dalle invenzioni di Pedri, dalla sostanza di Koke e la Slovacchia viene travolta.

A Siviglia la Spagna si gioca in casa le sue fiches per non andare incontro a un flop storico. I due pari hanno scatenato polemiche ma il ct tira dritto nel suo credo calcistico, conferma Morata, inserisce forze fresche, tutte di peso: il capitano Busquets recupera dal covid, l’esperto Azpilicueta e il giovane Garcia in difesa, il tonico Sarabia in attacco. La Slovacchia alza il muro intorno a Skrinian e ribatte prima con calma, poi in affanno le folate offensive armoniche dellaSpagna. Al 10′ Hramoda è sfortunato perché calcia proprio mentre Koke rinviene e lo stende.

Il rigore viene affidato a Moratache si fa parare il tiro da Dubravska, è il sesto sbagliato degli ultimi nove agli europei. E lo juventino regala ulteriori argomenti ai suoi detrattori. Ma il forcing si fa asfissiante: Sarabia e Pedri arrivano tardi alla deviazione, al 20′ gran tiro di Morata ribattuto. Sembra un Dubravska alla Olsen per gli mspagnoli bloccati dal portiere con la Norvegia, ma all’improvviso Dubravska ha un calo di tensione e non ne imbrocca più una.

Al 30′ traversa su un gran tiro di Sarabia dopo un rilancio regalato da Satka, la palla si impenna e quando scende il portiere salta goffamente e la deposita in rete. Al 48′ arriva inevitabile il raddoppio: Pedri apre esterno per Gerard Moreno, Dubraska esce a farfalle, l’attaccante crossa per Laporte che di testa manda in visibilio gli spagnoli.

La ripresa è solo una formalità: entra Lobotka ma la Spagna dilaga con un gioco spettacolare: al 10′ Jordi Alba centra per Sarabia che triplica con facilità. Al  22′ Sarabia pesca in area Ferran Torres che segna con un elegante tacco, poi al 27′ ennesimo pasticcio difensivo slovacco: mischia con colpo di testa di Laporte per Pau Torres che colpisce di testa, Kucka nel tentativo di liberare infilata nella sua porta. La Spagna sogna perfino di chiudere prima nel girone, ma il 3-2 della Svezia in recupero la relega al secondo posto. Poco male, se continua così potrà tornare in corsa per il titolo.

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