Tokyo: azzurri al Quirinale “atleti stelle-speranza”

Il presidente Mattarella riceve atleti Giochi Olimpici e Paralimpici Tokyo al Quirinale.
Il presidente Mattarella riceve atleti Giochi Olimpici e Paralimpici Tokyo al Quirinale. (ANSA)

ROMA. –  Una parata di “stelle” azzurre al Quirinale per ridare speranza e far vedere la luce in fondo al tunnel. A un mese dai Giochi di Tokyo il passaggio della delegazione italiana dal Capo dello Stato Sergio Mattarella per mla cerimonia di consegna dei tricolori rappresenta oltre che una tradizione ormai consolidata  il via alla corsa verso l’appuntamento a cinque cerchi, mai così sofferto dopo il rinvio causa pandemia.

“La mia non più giovanile età non mi impedirà di seguirvi con particolare affetto”, ha garantito il Presidente della Repubblica, specificando che “non è solo il risultato che conta, ma il successo è dato soprattutto dalla conseguenza che il movimento possa crescere, perché lo sport è una straordinaria opportunità di crescita. Questi sono Giochi che segnano il desiderio di ripartenza”.

Un tema che ha fatto da motivo conduttore alla cerimonia, aperta dalle parole del presidente del Coni, Giovanni Malagò, che ha anche  citato Dante: “L’ultimo verso della Divina commedia dice ‘Quindi uscimmo a rivedere le stelle’, gli atleti e le atlete qui presenti sono le stelle che daranno luce e speranza al nostro Paese oggi e per sempre”. Con il capo dello sport, una folta delegazione di atleti e atlete capitanati dai portabandiera olimpici, Jessica Rossi e Elia Viviani, e Paralimpici, Bebe Vio e Federico Morlacchi.

“Saranno i Giochi più importanti di sempre, e ritengo i più belli di sempre. Nella storia dello sport ci sarà un prima e un dopo Tokyo”, ha concluso Malagò. “Mostriamo al mondo la fierezza di un Paese che si rialza” l’intervento del sottosegretario allo sport, Valentina Vezzali, che ha ricordato l’emozione del 2012, quando fu lei, plurimedagliata della scherma, a portare la bandiera a Londra.

Il presidente del Cip Luca Pancalli ha invece salutato Alex Zanardi: “Ci mancherà uno fra tutti, al quale la vita ha chiesto drammaticamente un altro pit stop. Posso solo garantire ad Alex che sarà presente a Tokyo perché per noi è parte della famiglia paralimpica italiana. Posso promettere che nel riconsegnarle la bandiera – ha detto Pancalli rivolgendosi a Mattarella – non sarà carica solo del peso delle medaglie ma anche di quella medaglia intangibile, le scintille che i nostri atleti faranno accendere in tanti ragazzi e ragazze disabili nel nostro Paese”.

Un pensiero per Zanardi anche da parte di Bebe Vio: “Ho già pianto almeno sette volte da quando siamo qui – ha detto la campionessa della scherma paralimpica – per me (la bandiera, ndr) rappresenta Alex, la prima persona con disabilità che ho conosciuto, rappresenta tutto il percorso che abbiamo fatto. Potervi rappresentare sarà l’emozione più grande della mia vita”. Occhi lucidi anche per la “ragazza di ghiaccio”, Jessica Rossi, che tiene a specificare che “oggi sono una Jessica più matura e consapevole, orgogliosa di non essermi fermata, so vivere le emozioni senza paura di mostrarle, anche adesso con le lacrime agli occhi e con la voce che trema”.

Un’emozione, quella di ricevere il tricolore, “che porterò dentro di me per sempre – ha assicurato Elia Viviani – vivremo l’Olimpiade della ripartenza con più determinazione dopo aver affrontato una situazione molto difficile”. “Tutti noi – ha concluso Federico Morlacchi – andremo a Tokyo per dedicare ogni mgesto a tutte le persone che in questi sedici mesi di pandemia mhanno perso la vita o hanno rischiato di perderla, chi ha lottato per tenere il proprio caro vicino o chi ha lottato per salvare più vite possibili. Sono sicuro che sarà l’Olimpiade di mun nuovo inizio”. Gli azzurri pronti per Tokyo, simbolo della ripartenza.

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