NEW YORK. – Per i turisti stranieri a New York era una delle usanze più curiose: arrivare al ristorante in maniche di camicia e sentirsi rifiutare l’ingresso a meno di non indossare una delle giacche prestate dal guardaroba. Così quando anche Le Bernardin, tre stelle Michelin nel cuore di Manhattan, ha gettato la spugna a molti è sembrata la fine di un’era.
L’avamposto newyorchese del tempio della gastronomia parigino fondato negli anni 70 dai fratelli Maguy e Gilbert Le Coze, dal 1986 serve soltanto pesce a una esclusivissima clientela di Manhattan. E sempre da allora, come in molti altri ristoranti pluristellati di New York, il dress code era rigoroso: “Jacket required”.
Quando però ha riaperto dopo mesi di lockdown a causa della pandemia, per la prima volta in 35 anni Le Bernardin ha cambiato le regole. La decisione – ha spiegato al Wall Street Journal lo chef e co-proprietario Eric Ripert, è stata presa “per motivi di igiene”.
Quello che non hanno potuto anni di trasformazione dei codici di abbigliamento, dai maglioncini di Sergio Marchionne alle tee-shirts di Mark Zuckerberg, ha potuto dunque il Covid. Prima della pandemia, da cinque a dieci clienti a serata arrivavano a Le Bernardin in maniche di camicia e, per mantenere un senso di decoro in sala il ristorante prestava ai clienti la giacca per il tempo della cena, ma il sistema che non ha funzionato più davanti alla minaccia del virus: avrebbe richiesto allo staff del guardaroba contatti troppo ravvicinati con il cliente e con una giacca potenzialmente contaminata che andava riposta – e magari riutilizzata – dopo l’uso.
Non solo Le Bernardin ha abbandonato il dress code della giacca: riaprendo dopo il Covid si è adeguato lo storico Galatoire a New Orleans dove il cliente che arriva in maglietta o camicia viene ora dirottato al bar o in una sala più casual rispetto al salone principale dove il look casual potrebbe disturbare la clientela più tradizionale.
Lo stesso ha fatto a Manhattan La Grenouille, meta da 59 anni per i patiti dell’alta cucina francese: pur continuando a chiedere la giacca per chi cena all’interno, ha aperto una vasta area di tavoli al fresco dove è permesso sedersi in una mise più casual.
Restano baluardi del passato pronti a difendere l’obbligo della giacca: per il proprietario del River Cafe sotto il ponte di Brooklyn, Michael O’Keeffe, si tratta di “tenere il fortino” davanti all’avanzata di “chi ù arreso alle indegnità della nostra società” adottando il casual per uscire a cena.
Ma anche prima del Covid l’obbligo della giacca, un tempo di rigore nei ristoranti più chic e più cari, aveva cominciato a sembrare fuori tono: lo avevano abolito Spiaggia a Chicago (il preferito di Barack Obama), French Laundry a Yountville in California e Daniel a New York: “Ho molti jeans che costano più di un abito”, ha osservato lo chef e proprietario Daniel Boulud, secondo cui la cosa più importante è che il cliente si senta a suo agio e “perché costringerlo in una giacca quando sta più comodo in maniche di camicia”?
(di Alessandra Baldini/ANSA)