Biden non centra obiettivo 70% vaccinati al 4 luglio

La Guardia nazionale allo Yankees Stadium New York indica a una donna lo sportello per la vaccinazione
La Guardia nazionale allo Yankees Stadium New York per la campagna vaccinale anti Covid. Immagine d'archivio. (ANSA)

WASHINGTON. – Primo traguardo mancato per Joe Biden: il suo dichiarato obiettivo di vaccinare il 70% degli americani  con almeno una dose entro il 4 luglio, il giorno dell’ Indipendenza, non sarà centrato. Lo ha ammesso ufficialmente Jeff Zients, coordinatore della task force della Casa Bianca contro la pandemia.

Al 21 giugno gli americani parcialmente immunizzati sono il 65% e con gli attuali ritmi di circa 850 mila iniezioni quotidiane non basteranno le restanti due settimane. Il target è già stato raggiunto per gli americani dai 30 anni in su e con ogni probabilità lo sarà anche per quelli tra i 27 e i 30 anni.

“Ma per quelli tra i 18 e i 26 anni abbiamo ancora da lavorare”, ha spiegato Zients, riferendosi alla fascia d’età più difficile da convincere. Per realizzare l’obiettivo tracciato dal presidente americano “ci vorranno alcune settimane in piu'”, ha detto. Più tardi la portavoce della Casa Bianca Jen Psaki, ha fatto sapere che l’amministrazione Biden raddoppierà gli sforzi per aumentare l’accessibilità dei vaccini ai più giovan.

Al momento tra gli Stati americani solo 16 su 50, oltre alla capitale, hanno superato la quota del 70% di residenti con almeno una inoculazione. Si tratta in particolare di quelli situati sulle due coste, le zone più altamente popolate. Ma le disparità sono forti con altri Stati più refrattari, come il Mississippi, l’Alabama, la Louisiana o il Wyoming.

In maggio Biden aveva suggerito che l’Independence Day avrebbe potuto diventare anche la festa dell’indipendenza dal virus, con le famiglie americane nuovamente riunite davanti ai barbecue, senza mascherine. Sicuramente accadrà lo stesso ma l’America non è ancora uscita dal tunnel, anche se i contagi e i decessi sono sensibilmente calati e sotto controllo. Preoccupa inoltre la variante Delta, che si prevede diventerà dominante anche negli Usa. Biden vuole comunque arrivare al più presto a 160 milioni di americani (quasi la metà della popolazione) completamente vaccinati: ne mancano 10 milioni e la task forcé pensa che si possa tagliare questo traguardo entro metà luglio.

Ma il ritardo nella campagna vaccinale, di cui il presidente ha fatto una delle sue priorità, appare deludente e frustrante,anche per l’enorme mobilitazione di risorse e mezzi, oltre alle lotterie milionarie e agli incentivi statali e privati messi in campo. Lo zoccolo duro di no vax e scettici, soprattutto tra i repubblicani, resta, aggiungendosi alle difficoltà di raggiungere le minoranze delle aree più remote del Paese.

Biden non riuscirà a rispettare un’altra delle sue promesse, quella di consegnare 80 milioni di vaccini al mondo, ma la Casa Bianca ha invocato “ostacoli burocratici e logistici in una situazione senza precedenti”.

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