Nodo licenziamenti, sindacati: “Governo ci ascolti”

I segretari generali di Cgil, Cisl e Uil, Maurizio Landini (S), Luigi Sbarra (C) e Pierpaolo Bombardieri.
I segretari generali di Cgil, Cisl e Uil, Maurizio Landini (S), Luigi Sbarra (C) e Pierpaolo Bombardieri. Archivio. (ANSA)

ROMA.  – Al via il G20 del Lavoro a guida italiana, mentre si avvicina la data del 30 giugno, prima scadenza del blocco dei licenziamenti, su cui Cgil Cisl e Uil si preparano a scendere in piazza sabato 26 giugno per sostenere la proroga almeno a fine ottobre. Sollecitando un intervento per prolungare il divieto, al Parlamento ma anche al Governo, perché i tempi del decreto Sostegni bis potrebbero non aiutare, visto che la conversione dovrebbe arrivare solo a metà luglio. Il Governo “ci ascolti”, insistono i sindacati, pronti eventualmente a non mollare la presa.

A poco più di una settimana dalla fine del primo blocco dei licenziamenti, i sindacati lanciano quindi ancora un appello per scongiurare l’uscita ed il rischio di una ricaduta sociale e occupazionale. La scadenza del 30 giugno, che interessa sostanzialmente l’industria, le costruzioni e le grandi imprese dei servizi, preoccupa Cgil, Cisl e Uil per l’impatto negativo che potrebbe avere sul mercato del lavoro, dopo quasi un milione di posti persi nell’ultimo anno, ricordano.

E proprio per la proroga del blocco dei licenziamenti almeno al 31 ottobre, per l’estensione degli ammortizzatori sociali, il rilancio delle politiche attive e in generale dell’occupazione a partire da donne e govani insieme alle riforme delle pensioni e del fisco, Cgil, Cisl e Uil sabato 26 giugno proseguiranno la mobilitazione unitaria scendendo in piazza con tre manifestazioni nazionali – a Torino, Firenze e Bari – dove rispettivamente prenderanno la parola i segretari generali Maurizio Landini, Luigi Sbarra e Pierpaolo Bombardieri. Slogan dell’iniziativa “Ripartiamo, insieme”.

“Mi auguro che il Governo ci ascolti e riapra la discussione”, anche sugli altri temi, le riforme e gli investimenti da realizzare, “coinvolgendo i sindacati: se ci ascoltano bene, se così non fosse abbiamo intenzione di proseguire” la mobilitazione, avverte Landini. “Il Governo è ancora nelle condizioni di correggere il decreto Sostegni bis o di adottare un provvedimento finalizzato a scongiurare l’uscita dal blocco dei licenziamenti”, sostiene Sbarra.

Ai nastri di partenza, intanto, il G20 del Lavoro  che si tiene a Catania sotto la presidenza italiana. Parità di genere con l’incremento dell’occupazione femminile, protezione sociale con una spinta su formazione e competenze, regolamentazione delle piattaforme digitali e del lavoro da remoto: sono le tre questioni principali sul tavolo della riunione mercoledì 23 giugno, con il ministro Andrea Orlando, preceduta domani pomeriggio da una sesssione congiunta Istruzione-Lavoro.

Un’occasione per approfondire anche il tema delle politiche attive, in vista anche di una revisione del Reddito di cittadinanza nel senso di legare il sussidio oltre che all’inserimento lavorativo ad un percorso di istruzione per gli adulti che hanno un titolo di studio basso, per aumentarne l’occupabilità, introducendo una “condizionalità” specifica: una novità su cui Orlando sta lavorando insieme al ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi.

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