Giovani: disordine pandemia, sonno e cibo on demand

Adolescenti giocando con lo smartphone.
Adolescenti giocando con lo smartphone. (Mianews)

ROMA. – Sonno e cibo on-demand in un anno, quello della pandemia, pericolosamente “disordinato” per i giovani. Sempre più adolescenti sono andati a dormire dopo le 23 in periodo scolastico, allungando il sonno più al mattino o durante la giornata: erano 28% nel 2019 oggi la percentuale è salita al 43% e supera il 63% alle scuole superiori. E oltre la metà ha riferito di aver mangiato di più e in modo non ordinato.

Questo il quadro che emerge dall’edizione 2021 dell’indagine sugli stili di vita degli adolescenti che vivono in Italia, realizzata da Laboratorio Adolescenza e Istituto di ricerca IARD su oltre 10.500 studenti tra i 13 e i 19 anni. L’ indagine ha rilevato anche che il ‘disordine’ nello stile di vita si è applicato anche all’uso degli smartphone e dei social, che ha avuto un vero e proprio boom.

L’80% degli adolescenti ha affermato di aver utilizzato i social “più che in passato” e il 45% ha precisato di averlo fatto “molto di più”. Se fino a febbraio 2020 alcuni genitori cercavano di contenerne l’uso, per gli esperti “oggi, dopo mesi in cui la permanenza full time in rete è stata sdoganata se non addirittura promossa dagli stessi genitori (“almeno fa qualcosa”), sarà molto difficile tornare indietro”.

L’overdose di social non sembra, però, aver incrementato il cyberbullsmo. Il fenomeno che appare più insidioso è quello di un uso sempre più precoce dei dispositivi. Nel 2019 aveva lo smartphone a meno di 11 anni il 60,4% degli adolescenti (era il 40,9% nel 2016), oggi il 78,1%. Discorso analogo per l’utilizzo di social da parte degli under 11: 20,5% nel 2016; 34,5% nel 2019; 41,8 nel 2021.

“Se oggi appare utopico pensare di poter invertire la tendenza – evidenzia Maurizio Tucci, presidente di Laboratorio Adolescenza – dovremmo cercare di gestire il fenomeno insegnando quantomeno a riconoscere e limitare i rischi”. Tra i social più ‘trendy’, TikTok è passato in un anno da un utilizzo da parte del 28,7% (2020) al 65% ( 2021).

Se Facebook continua una discesa tra i “teen” (ormai lo utilizza meno del 15%) rimane stabile Instagram (90% di utilizzo), mentre a utilizzare whatsapp è oltre il 98%. E se la Dad, didattica a distanza, per i ragazzi non ha tutti aspetti negativi, per quanto riguarda lo stile di vita, frena il consumo eccessivo di alcol, legato alla socialità.

L’utilizzo di alcol rimane stabile, ma la percentuale di chi ha dichiarato di essersi ubriacato una o più volte risulta in calo sia tra i ragazzi delle scuole medie inferiori (dal 22,3% nel 2019 all’odierno 11%) che superiori (dal 51,1% nel 2019 al 43,7% di oggi).

Il timore, però, è che, terminate le restrizioni, possa esserci una sorta di “rimbalzo”. Fulvio Scaparro, referente per l’area psicologica di Laboratorio Adolescenza però rassicura: “Sono fenomeni che normalmente tendono velocemente a rientrare ai livelli precedenti il periodo delle ‘privazioni’ “.

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