Tokyo: pubblico ci sarà ma al 50%, non oltre 10mila tifosi

Un monumento con cerchi delle Olimpiadi in Tokyo.
Un monumento con cerchi delle Olimpiadi in Tokyo. ANSA/FRANCK ROBICHON

ROMA. – Sarà una Olimpiade a metà per quanto riguarda gli spettatori che non potranno superare il limite di 10.000 presenze ad impianto. Per colpa del Covid i Giochi di Tokyo, che già hanno dovuto subire lo slittamento di un anno, non potranno avere più del 50% della capienza massima di stadi e palazzetti dello sport.

Una misura quella annunciata oggi dalle autorità giapponesi per diminuire al massimo i rischi di contagio presa al termine di una riunione in cui era presente il presidente del Comitato Olimpico Internazionale, Thomas Bach, la governatrice di Tokyo, Yuriko Koike, e la ministra per lo Sport, Tamayo Marukawa.

Nessun cambiamento è stato invece previsto per quanto riguarda il calendario delle gare delle Olimpiadi che scatteranno dal 23 luglio per chiudersi l’8 agosto in un Paese, quello giapponese, dove la situazione resta sotto stretto monitoraggio: nel caso in cui subentrassero stati d’emergenza o altre misure a causa del virus dopo il prossimo 12 luglio, potranno esserci nuove restrizioni sul numero di spettatori, comprese le porte chiuse.

Il comitato giapponese ha fissato delle linee guida per gli spettatori volte a garantire ambienti sicuri: per questo le mascherine devono essere sempre indossate, sarà vietato parlare ad alta voce e gli spettatori lasceranno le sedi delle gare scaglionati.

In base all’evolversi della pandemia, le autorità giapponesi potranno sempre decidere la chiusura o la riduzione della presenza del pubblico per evitare l’eccessivo movimento di persone, stabilendo misure alternative anche per tifare.

“La situazione – conclude il Cio – sarà monitorata in Giappone e all’estero, compreso lo stato delle diverse varianti del Coronavirus. Continua la vaccinazione di quanti partecipano ai Giochi. Mancano 32 giorni ai Giochi Olimpici e 64 giorni ai Giochi Paralimpici. Le parti continueranno a lavorare insieme per garantire giochi sicuri e protetti per tutti”.

Il primo ministro giapponese Yoshihide Suga ha inoltre precisato che “le Olimpiadi potrebbero ancora svolgersi senza tifosi se la situazione del Covid-19 nel Paese ospitante dovesse peggiorare”.

E sempre sul fronte Covid e Olimpiadi estive da registrare la protesta dell’India contro le misure anti-virus giapponesi ritenute “ingiuste” nei confronti dei suoi atleti. Al fine di ridurre al minimo il rischio di contaminazione, gli organizzatori dei Giochi di Tokyo 2020 hanno annunciato misure aggiuntive rivolte agli atleti di paesi, tra cui l’India, che hanno subito un “impatto significativo delle varianti” del coronavirus.

I protocolli prevedono lo screening giornaliero degli atleti per tutta la settimana precedente la loro partenza per il Giappone con l’obbligo per gli stessi di “astenersi dal venire a contatto con altre squadre durante i primi tre giorni del loro arrivo” nell’arcipelago.  Il Comitato Olimpico Indiano (IOA) sostiene che queste regole sono sfavorevoli agli atleti indiani che perderanno tre giorni cruciali di allenamento.

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