Caldo: 40 gradi e oltre. Rischi per i long Covid

Ritonro alla normalità ragazzi si rinfrescano nelle fontane di Piazza Vastello nei primi giorni di grande caldo, Torino
Ritorno alla normalità ragazzi si rinfrescano nelle fontane di Piazza Vastello nei primi giorni di grande caldo, Torino, 13 giugno 2021 ANSA/ ALESSANDRIO DI MARCO

ROMA. – Arriva la prima ondata di calore del 2021 e quest’anno con almeno dieci giorni di anticipo rispetto a quelle della fine di giugno del 2003, 2017 e 2019. Da sabato 19 giugno inizia a salire la temperatura con 37-38 gradi in Emilia e in Toscana. Poi domenica 38-39 gradi a Bologna, Macerata, zone interne toscane, in Calabria, in Puglia.

Ma il peggio deve ancora arrivare. Per martedì 22 giugno la previsione del iLMeteo.it è di oltre 42 gradi nella zona tra Foggia e Bari. Ad essere colpito la prossima settimana soprattutto il sud Dopo la Puglia anche Basilicata, Calabria e Sicilia. Qui localmente si raggiungeranno i 40 gradi nell’Agrigentino. Al nord domenica, temporali e grandinate sull’alto Piemonte e Lombardia porteranno un po’ di refrigerio anche a Torino e Milano.

Intanto arrivano i primi bollini nel bollettino sulle ondate di calore del ministero della Salute. Domenica 20 giugno sono 10 le città con bollino arancione, (condizioni meteo con rischi per la salute) e rosso (ondata di calore ed emergenza), per Brescia. Ma già da sabato 19 giugno, 6 le città con bollino arancione.

Il bollettino monitora 27 centri. In particolare Brescia arancione oggi e domani e rossa domenica. Sabato 19 e domenica 20 bollino arancione per Bologna, Bolzano, Firenze, Perugia e Torino. Domenica 20 si aggiungono in arancione Ancona, Campobasso, Palermo, Rieti, Roma e Verona.

E quest’anno nel Piano operativo per l’estate 2021, lente sui guariti dal Covid-19. Per i pazienti long Covid si rileva “maggior rischio di subire gli effetti del caldo” e minore tolleranza alle alte temperature estive, si legge nel Piano Attività estate 2021 in relazione all’epidemia Covid19 del 17 maggio scorso messo a punto da ministero della Salute, Centro nazionale prevenzione e controllo malattie (Ccm) e Dipartimento di Epidemiologia SSR Regione Lazio per pianificare la sorveglianza per le ondate di calore.

Si sottolinea la particolare condizione degli “oltre 3,5 milioni di italiani guariti dal Covid-19”. Alcuni recenti casi studio, “suggeriscono, infatti, una minore tolleranza al caldo delle persone che hanno sviluppato una sindrome post Covid caratterizzata, anche a distanza di mesi dall’infezione, da sintomi quali difficoltà di respiro e tosse, o altri disturbi come palpitazioni, debolezza, febbre, disturbi del sonno, vertigini, difficoltà di concentrazione, disturbi gastrointestinali, ansia e depressione”.

Da qui un piano “rimodulato” sia del rischio ondate di calore che del rischio associato al Covid-19, in virtù delle azioni da attivare sui territori. Tra i punti chiave del piano proprio quello di identificare, tra coloro che sono a maggior rischio di sviluppare effetti avversi del caldo, anche i pazienti dimessi/guariti da Covid-19 che manifestano sintomi cronici (pazienti long-term Covid-19).

Il piano di prevenzione sulle ondate di calore sottolinea poi la necessità di seguire i protocolli anti-Covid in caso di assistenza domiciliare mentre ricorda che “febbre, tosse secca e debolezza possono essere sintomi del Covid-19”.

(di Elisabetta Guidobaldi/ANSA)

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