ROMA. – Cristiano Ronaldo fa il suo esordio all’Europeo, ma il futuro è avvolto ancora da un grande alone di mistero. La partecipazione di Cr7 al suo quinto Europeo e la possibilitá di battere il record di gol di Platini hanno distolto l’attenzione dal mercato per qualche ora, ma la vera domanda dell’estate è se il portoghese rimarrà o meno alla Juventus.
Le parole in conferenza stampa prima della gara con l’Ungheria non fanno stare certo tranquillo il club bianconero, nonostante spostare un’azienda come CR7 non sia affatto semplice. Inoltre, i club che possono permettersi il trentaseienne di Madeira si possono contare sulle dita di una mano. Il ritorno allo Sporting Lisbona è una suggestione affascinata, ma destinata a rimanere tale. Più realistica, invece, l’opzione Manchester United o Psg.
Per quest’ultima, però, serve prima la cessione di Mbappè. Una cosa è certa: il mercato della Juventus, soprattutto davanti, dipende dall’uscita o meno di Cristiano.
Difficile, invece, a centrocampo provare a inserirsi tra Milan e Brescia per Tonali. Per riscattare il centrocampista i rossoneri hanno tempo fino a domani, ma da Milanello non arrivano segnali di una chiusura imminente. Per questo si continuerà a trattare anche oltre la scadenza. Il nodo è tutto legato allo sconto chiesto da Maldini a Cellino rispetto ai 35 milioni totali pattuiti lo scorso anno.
L’accordo sembrava esser stato trovato a 25 più il cartellino del Primavera Olzer, per poi bloccarsi alla richiesta dei rossoneri di un ulteriore sconto sui bonus da pagare. Non c’è solo Tonali nel lavoro quotidiano di Maldini che in agenda ha fissato anche un incontro per il rinnovo di Calabria con il contratto in scadenza nel 2022.
A Milano, sponda nerazzurra, invece è pronto ad arrivare Radu. Con la Lazio non rinnoverà e dal prossimo 30 giugno sarà svincolato e potrà raggiungere Simone Inzaghi. L’ex técnico biancoceleste, però, non smette di guardare in casa Lazio e vorrebbe portare Luis Alberto a San Siro.
Dopo l’addio al club di Lotito i rapporti con la proprietà biancoceleste sono ai minimi storici e la richiesta sul mercato dello spagnolo verrebbe vissuta come un doppio tradimento. Per cautelarsi la Lazio è pronta a tirare su un muro da 60 milioni, senza i quali Tare non si siederebbe nemmeno a trattare.
Tutt’altro clima tra Arsenal e Roma che continuano a trattare per Xhaka che con il club giallorosso ha già un’intesa di massima e aspetta solo che si mettano d’accordo le due società. Trattativa in dirittura d’arrivo, invece, tra l’Atalanta e Pessina con il trequartista pronto a firmare il rinnovo fino al 2025.
