Letta rilancia anche sulla giustizia: “Subito le riforme”

Il segretario del Partito Democratico Enrico Letta, mentre lascia Palazzo Chigi a capo della delegazione del Partito Democratico al termine dell'incontro con il premier Mario Draghi sul Recovery Plan e il DL Sostegni a Roma
Il segretario del Partito Democratico Enrico Letta, mentre lascia Palazzo Chigi a capo della delegazione del Partito Democratico al termine dell'incontro con il premier Mario Draghi sul Recovery Plan e il DL Sostegni a Roma, in una foto d'archivio del 16 aprile 2021. ANSA/RICCARDO ANTIMIANI

ROMA. – L’impronta che il Pd intende dare al governo Draghi passa anche attraverso la riforma della giustizia. Se l’alleato-avversario Matteo Salvini propone la via dei referendum, Enrico Letta mette in mostra la sua fiducia nel presidente del consiglio e nella Ministra Marta Cartabia.

Il segretario dem ha incontrato la Guardasigilli “per confermarle la volontà del Pd di fare ora, in Parlamento, le riforme del processo civile, di quello penale e del Csm – ha spiegato Letta – Noi ci siamo. Aspettare e rinviare non è quello che ci vuole per una giustizia più efficiente, rapida e giusta”.

I dem hanno presentato da tempo le loro proposte, che trattano anche di prescrizione, che mirano a frenare il correntismo fra le toghe e la spettacolarizzazione delle inchieste, che chiedono una valutazione dei pubblici ministeri anche sulla base degli esiti dei processi. Si tratta di una base di confronto che il Pd intende mettere sul piatto della riforma, che è all’esame delle commissioni, in Parlamento, e a cui sta lavorando la ministra.

“Dopo 30 anni di guerra politica – ha detto Letta alla Cartabia – c’è un allineamento formidabile da cogliere, per fare tutti ciò che non si è riusciti a fare negli ultimi decenni. E’ il Parlamento che deve cogliere questa opportunità e fare la riforma”.

Quello della giustizia è uno dei tasselli del mosaico che Letta sta costruendo per marcare il territorio dem all’interno del governo. Si va ad affiancare alle spinte “a sinistra” che servono al segretario per sottolineare l’identità del partito. Come la proposta della dote per i diciottenni da finanziare con una tassa sulle eredità milionarie, la richiesta dello ius soli e la battaglia per l’approvazione del ddl Zan contro le discriminazioni legate all’orientamento sessuale. Tutte iniziative che la Lega bolla come “divisive” e che scavano un solco fra le due forze di maggioranza.

Ultimo tema è quello del Lavoro. Letta ha incontrato al Nazareno i segretari di Cgil, Cisl e Uil, che chiedono una proroga del blocco dei licenziamenti a fine ottobre. La linea del Pd è quella di uno sblocco graduale, selettivo, che tenga conto della differenza fra i settori che più hanno subito la crisi e quelli che invece ne stanno uscendo. Salvini sembra invece orientato a difendere la linea già adottata dal governo. E anche su quello fra i due leader di maggioranza sono scintille.

(di Giampaolo Grassi/ANSA)

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