Countdown Europei, Mancini ha pronta Italia ripartenza

Il ct della Nazionale Roberto Mancini in un allenamento con la squadra
Il ct della Nazionale Roberto Mancini in un allenamento con la squadra. (ANSA)

FIRENZE. – Il conto alla rovescia scandisce meno 3, l’Italia per l’esordio dell’Olimpico e’ pronta e a guardare le scelte del ct della ripartenza, Roberto Mancini, viene da chiamarla la nazionale delle “seconde chance”, la squadra di chi è stato ripescato dall’occhio aguzzo e la mano esperta di Roberto Mancini, di un gruppo in cui non mancano giocatori che per rilanciarsi hanno dovuto cambiare club se non addirittura Paese. Alcuni di loro s’annunciano fra i titolari della sfida inaugurale dell’Europeo tra Italia e Turchia, venerdì alle 21 all’Olimpico di Roma.

Alessandro Florenzi per esempio tornerà nello stadio che lo ha visto crescere e giocare pure da capitano della Roma e lo farà 500 giorni dall’addio alla squadra giallorossa che non aveva più spazio per lui. Ma grazie alla stagione da protagonista in prestito al Psg, a fianco di Neymar e Mbappè, è diventato – parole sue – un giocatore ”più esperto e più forte, me non di poco”, e così ha convinto Mancini.

Pure Manuel Locatelli ha una storia particolare: esploso giovanissimo al Milan tanto da essere considerato uno dei crack del calcio italiano, il 23enne centrocampista si è ritrovato poi ai margini: lasciate le luci di San Siro ha scelto Sassuolo per rilanciarsi e dimostrare le sue qualità. Missione compiuta: oggi Locatelli è un uomo-mercato nonché candidato a comporre venerdì il trio di centrocampo con Barella e Jorginho.

Restando al club emiliano, Domenico Berardi sembra finalmente aver raggiunto quella maturità indispensabile per scrollarsi di dosso l’etichetta di ‘bravo ma discontinuo’ e tenersi stretto un posto al sole: salvo imprevisti contro la Turchia sarà il capitano del Sassuolo e non Federico Chiesa a comporre il tridente con Immobile e Insigne.

E che dire di Leonardo Spinazzola? Una carriera contrassegnata da molti prestiti e qualche serio infortunio, la Juve (con cui ha giocato una sola stagione) non ci ha mai creduto così nel 2019 lo ha ceduto alla Roma dove l’esterno si è riscattato diventando uno degli inamovibili di Paulo Fonseca e un punto fermo in azzurro scalzando al momento Emerson Palmieri fresco di Champions League vinta con il Chelsea.

Anche Federico Bernardeschi si può godere la sua rivincita: nella Juventus ha sempre stentato a trovare spazio con regolarità, ciò nonostante Mancini non lo ha mai perso di vista e stimandolo da tempo lo ha voluto per questa avventura, come pure Matteo Pessina, il vero “ripescato” di questa Italia formato Europeo: rimasto come riserva nonostante il taglio iniziale dalla lista dei 26, adesso ne fa parte a tutti gli effetti dopo il forfait di Stefano Sensi (che stamani ha lasciato definitivamente Coverciano) e ha tutta l’intenzione di non farsi scappare questa grande opportunità.

“Il primo pensiero ovviamente è andato a Sensi, perché so che poter disputare un Europeo è qualcosa di straordinario – ha detto il centrocampista dell’Atalanta a Sky – Mi è davvero dispiaciuto tanto per lui. Io però mi sono fatto trovare pronto e sono onorato di far parte di questo grande gruppo”.

Non abbiamo un Mbappè, ma il nostro fuoriclasse ér il gruppo,  ha detto ieri Bonucci, uno dei veterani che fa da guida agli azzurri in cerca di una seconda chance. Quel gruppo lo ha formato Mancini, con le sue conoscenze di campo e il suo staff di fedelissimi, da Salsano a Lombardo, fino al capodelegazione Gianluca Vialli.

Il gemello degli anni d’oro con la Samp è ora campione di coraggio, lui che da qualche anno combatte con un tumore e da qui ad arrendersi ce ne corre anche se la malattia, come ha raccontato a “Sogno Azzurro” su Rai1, non è stata messa ko: ”É un compagno di viaggio indesiderato ma devo andaré avanti, a testa bassa, senza mollare mai, sperando che si stanchi e mi lasci vivere ancora per tanti anni. Sono qui con i miei difetti, le paure ma anche la voglia di fare qualcosa di importante”. Lo spirito di questa Italia a caccia di rivincite e rilancio.

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