Europei razzismo: fischi a Inghilterra, interviene Johnson

Tifosi inglesi ululano contra la nazionale del Regno Unito durante la partita Inghilterra- Austria ,a Middlesbroug.
Tifosi inglesi ululano contra la nazionale del Regno Unito durante la partita Inghilterra- Austria ,a Middlesbroug. ANSA/ EPA/Peter Powell /

LONDRA.  – La protesta politica e la manifestazione in difesa dei diritti irrompe all’Europeo, come mai prima. Dopo la pronta difesa del ct Gareth Southgate, che aveva stigmatizzato i fischi subiti dai suoi giocatori, anche il premier britannico Boris Johnson ha voluto difendere la scelta dei nazionali inglesi di inginocchiarsi prima di ogni partita: un gesto nato nel campionato a sostegno del Black Lives Matter e proseguito in nazionale a sostegno delle campagne contro ogni tipo di discriminazione razziale

Il ct inglese ha giá fatto sapere che il gesto sará ripetuto prima di ogni partita a Euro 2020, a cominciare da Inghilterra-Croazia a Wembley, domenica prossima. La Uefa, da parte sua, diversi mesi fa ha fatto sapere di aver cambiato linea rispetto al suo tradizionale e categorico no a qualsiasi presa di posizione politica o sociale in campo, e ha “ammesso” la forma di protesta pacifica.

Ma la decisione della nazionale inglese . sta dividendo la tifoseria dei Tre Leoni, come dimostrano le manifestazioni sonore di disapprovazione, piovute dalle tribune del Riverside di Middlesborough, in occasione delle ultime due amichevoli disputate dalla nazionale inglese (contro Austria e Romania), in vista del debutto europeo, domenica a Wembley contro la Croazia.

Fischi solo in parte coperti dagli applausi di quella fetta, maggioritaria, di tifoseria, che sostiene la volontà dei giocatori inglesi di schierarsi a sostegno della campagna internazionale contro ogni tipo di discriminazione razziale.

Una campagna di sensibilizzazione che oggi ha ricevuto ml’appoggio anche del Premier Boris Johnson, schieratosi apertamente al fianco della nazionale inglese. “Il Primo ministro rispetta pienamente il diritto di quelli che decidono di protestare pacificamente per far sapere i loro sentimenti – ha fatto sapere il portavoce di Downing Street -. Il Primo ministro fa il tifo per l’Inghilterra e si augura he abbia successo, auspicando che tutta la nazione si unisca nel sostenere la squadra in vista del prossimo torneo”.

Una difesa pubblica che segue solo di qualche giorno quella, altrettanto netta, del Ct inglese Gareth Southgate, che non solo aveva espresso la massima solidarietà ai suoi giocatori, ma aveva anche annunciato che il gesto simbolico – lanciata dal movimiento Black Lives Matter, in seguito dell’uccisione per soffocamento di George Floyd da parte di un poliziotto statunitense – sarebbe stato ripetuto prima di ogni partita dell’imminente Europeo, a cominciare da domenica quando l’Inghilterra debutterà contro la Croazia a Wembley.

“Ci sono persone che non ne hanno capito il significato, e lo confondono per un gesto politico, ma così non è”, le parole di Southgate, rispondendo a chi attribuisce una matrice politica, di estrema sinistra, al gesto, e in quanto tale lo considera inopportuno ad un palcoscenico sportivo. “Invito chi fischia a pensare a come si possano sentire i nostri giocatori di colore”, aveva concluso Southgate.

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