Alitalia: entro martedì arriva altra metà stipendi

Un manifestante porta un aereo di cartone surante una protesta dei lavoratori di Alitalia
Una recente manifestazione dei lavoratori di Alitalia. (ANSA)

ROMA.  – Arriva una schiarita per i dipendenti di Alitalia circa il pagamento dell’altra metà degli stipendi di maggio mentre il ministro delle Infrastrutture e della mobilità sostenibili, Enrico Giovannini, fa sapere che con la Commissione Ue si sta discutendo su come fare il passaggio da Alitalia alla newco Ita.

I commissari straordinari della compagnia hanno accordato “l’immediata disposizione del pagamento del restante 50% delle retribuzioni del mese di maggio che verrà accreditato lunedì/martedì della settimana prossima”, hanno reso noto i sindacati dopo un incontro con la terna commissariale.

Gli stessi commissari, Giuseppe Leogrande, Daniele Santosuosso e Gabriele Fava, hanno però ribadito che “ad oggi non sono giunti nelle casse dell’azienda i 100 milioni stanziati dal decreto sostegni bis e neanche i 50 milioni annunciati il mese scorso dal ministro Giorgetti”, hanno riferito Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti e Ugl Ta.

Al momento viene confermato lo sciopero del trasporto aéreo per il 18 giugno prossimo e nel frattempo è stato indetto anche mun tavolo di “crisi permanente” tra sindacati e commissari. Sempre i sindacati chiedono un confronto “urgente” col governo, anche per avere informazioni più dettagliate sulla trattativa con la Commissione Ue circa il decollo di Ita e conseguente trasferimento degli asset da Alitalia. Trattativa che si trascina da tre mesi.

“Questo governo è arrivato al termine della negoziazione con la commissione europea e si sta discutendo come fare lo switch off per passare da Alitalia a Ita, che non è banalissimo”, ha detto Giovannini, rispondendo a una domanda sulla vicenda durante il Festival dell’Economia di Trento.

Altro tema sul quale resta un punto interrogativo è quello dei biglietti. Con l’arrivo di Ita, infatti, ancora non si sa cosa succederà ai biglietti Alitalia già acquistati dai passeggeri. Il nodo resta sul tavolo del governo per cercare una soluzione.

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