Alitalia: nodo biglietti, governo studia soluzione

Un aereo Alitalia in volo.
Un aereo Alitalia in volo. (ANSA)

ROMA. – Con l’arrivo di Ita cosa accadrà ai biglietti Alitalia già acquistati? Il nodo è sul tavolo e il governo sta lavorando per trovare una soluzione. Ma la situazione di incertezza manda in allarme i consumatori, che si preparano a dare battaglia a suon di denunce, esposti e ricorsi.

In realtà, secondo quanto si apprende, nell’intesa di massima raggiunta mercoledì a Bruxelles non ci sarebbe un riferimento specifico a cosa accadrà ai biglietti già acquistati per il periodo in cui a volare non sarà più Alitalia ma Ita. Ma il problema esiste e l’ha posto il ministro dello sviluppo economico Giancarlo Giorgetti al tavolo con la commissaria Ue Margrethe Vestager. Una decisione però non è ancora stata presa: il nodo è sul tavolo e si sta lavorando per trovare una soluzione, spiegano fonti del Mise, precisando che il tema è delicato e sarà affrontato nelle prossime riunioni tecniche dell’Italia, che definirà la soluzione nella propria proposta.

Intanto però cresce la preoccupazione dei consumatori e dei sindacati, che  paventano il rischio che i biglietti già acquistati non possano essere usati per salire sulla nuova compagnia. Una situazione assurda, la bolla la Fit-Cisl, che ribadisce la propria contrarietà alle condizioni dell’Ue. Teme il caso il Codacons, che “se non sarà trovata una soluzione, e se non saranno restituiti i soldi pagati dai passeggeri per biglietti inutilizzabili”, è pronto a fare “denuncia in Procura per truffa, frode in commercio e appropriazione indebita” e a farsi promotore di una “valanga di ricorsi”.

“É inaccettabile mche il tema non venga risolto immediatamente”, dice l’Unione consumatori, che se non si garantisce la continuità dei voli e la validità dei biglietti, annuncia esposti all’Enac e all’Antitrust. Assoutenti infine promette di ricorrere alla  Commissione Europea.

Intanto mentre si costruisce il percorso che porterà al decollo di Ita, dalla politica si alzano voci critiche sull’intesa raggiunta con l’Europa. Un “accordo capestro” lo bolla Fratelli d’Italia, mentre Leu definisce le condizioni di Bruxelles insostenibili.

E dall’Iv arriva la sollecitazione al Mef ad avere più coraggio perché il paese ha bisogno di una grande compagnia. Intanto oggi i dipendenti della compagnia hanno ricevuto solo metà dello stipendio di maggio. L’altra metà, che è legata all’arrivo nelle casse della vecchia compagnia dei 150 milioni stanziati dal governo, è attesa per i primi di giugno, indicativamente il 3.

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