La Russia blocca i voli che aggirano Minsk, ma è giallo

Un aereo della Austrian Airlines a Chicago.
Un aereo della Austrian Airlines a Chicago. EPA/CHRISTIAN BRUNA

MOSCA. – Resta alta la tensione in Europa per il caso del volo Ryanair dirottato dalla Bielorussia a Minsk, con il G7 che chiede “l’immediata liberazione” di Roman Protasevich.

I 27 Paesi dell’Ue stanno cercando la quadra per varare un ulteriore pacchetto di sanzioni contro il regime di Alexander Lukashenko. E che abbia i denti. Non è escluso, a quanto pare, che si possano calare carte pesanti come mettere nel mirino l’export del gas.

Nel mentre, però, si fa strada l’ennesimo giallo: la cancellazione dei permessi d’ingresso allo spazio aereo russo a due aviolinee europee, Air France e Austrian Airlines, colpevoli di aver modificato le rotte di volo, aggirando la Bielorussia, come deciso dal Consiglio Europeo.

Giallo perché Mosca non ha annunciato nulla di ufficiale. Eppure il Parigi-Mosca di Air France è stato cancellato due volte, ieri ed oggi, proprio per questo motivo (stando a quanto riporta l’agenzia di stampa statale Tass). Così come il Vienna-Mosca odierno.

L’approccio però sembra selettivo. Se si consultano i dati pubblicati dai siti specializzati in aviazione (FlightRadar, ad esempio) si vedrà che il Praga-Mosca di ieri della Czech Airlines, pur evitando la Bielorussia, ha potuto atterrare senza problemi. Così come il Francoforte-Mosca della Lufthansa. Stessa cosa per Londra-Mosca della British Airways e l’Amsterdam-Mosca della KLM. Ma entrambe le rotte, in questo caso, passano dal Baltico.

I collegamenti con l’Europa peraltro sono già al minimo storico a causa delle restrizioni per il Covid e la voce grossa, in termini di rotte, la fa l’Aeroflot, la compagnia di bandiera russa. Che naturalmente continua a volare nei cieli bielorussi.

Mosca, pur avendo finora mantenuto un profilo basso nella disputa tra Minsk e l’Occidente, potrebbe però avere tutti gli interessi a sostenere Lukashenko, che domani sarà a Sochi per incontrare Vladimir Putin (oggi il premier russo Mikhail Mishustin è invece andato a Minsk).

Il ministro degli Esteri russo, Serghei Lavrov, ha ad esempio invitato i Paesi occidentali “a smettere di demonizzare” la Bielorussia. Il Cremlino poi ha fatto sapere che Putin si aspetta di avere un scambio d’informazioni con Lukashenko sul caso dell’aereo, non ultimo perché una cittadina russa, Sofia Sapega, compagna del giornalista-attivista Protasevich, è finita dietro alle sbarre.

“Potremmo anche chiedere il suo trasferimento, certo”, ha commentato il portavoce di Putin. “La Russia farà tutto ciò che serve per proteggere i suoi diritti”. Anche se, va detto, non è che in Russia gli oppositori se la passino molto meglio, a giudicare dall’ondata di condanne fioccate dopo le manifestazioni non autorizzate a sostegno di Alexey Navalny.

Tutto però dipende da come si evolverà ora la situazione. “I capi di Stato e di governo ci hanno chiesto lunedì di proporre sanzioni settoriali. Ce ne sono alcune che vengono subito in mente come le esportazioni di cloruro di potassio e il transito del gas acquistato in Russia”, ha spiegato Borrell alla vigilia di una riunione informale dei ministri degli Esteri Ue a Lisbona.

Ecco, questa è una misura che potrebbe mordere davvero. E suscitare anche una reazione russa. Il G7, come accennato, esige la “liberazione immediata” del giornalista dissidente e quella “di tutti gli altri giornalisti e prigionieri politici detenuti in Bielorussia”, si legge in una nota dei ministri degli Esteri del G7, che chiedono anche all’Organizzazione internazionale dell’aviazione civile (ICAO) di “affrontare con urgenza questa sfida alle sue regole e ai suoi standard” di sicurezza.

L’ex candidata presidenziale e leader dell’opposizione bielorussa, Svetlana Tikhanovskaya, ha annunciato l’intenzione di organizzare una manifestazione internazionale di solidarietà per la Bielorussia questo sabato, ovvero nel giorno del primo anniversario dell’arresto di suo marito Serghei. Tutto ha avuto inizio da lì.

(di Mattia Bernardo Bagnoli/ANSA).

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