Niente Giro d’Italia sul Mottarone, tappa modificata

Cartello sul Giro d'Italia.
Cartello sul Giro d'Italia. (ANSA)

ROMA.  – Il 104/o Giro d’Italia di ciclismo cambia ancora percorso, dopo gli stravolgimenti di ieri a causa del maltempo, che ha ridisegnato il tappone dolomitico, “tagliando” le vette del Passo Pedaia e del Passo Pordoi, l’ex “Cima Coppi”.

Questa volta, però, il meteo non c’entra alcunché: gli organizzatori della corsa rosa, che è organizzata da Rcs Sport, hanno deciso di modificare il tracciato della 19/a e terz’ultima tappa, che sarebbe dovuto passare per la cima del Mottarone venerdì prossimo.

La decisione è stata adottata in segno di rispetto per le vittime della tragedia della funivia. “La direzione del 104/o Giro d’Italia, a seguito dei tragici eventi di domenica scorsa, che hanno coinvolto la funivia del Mottarone, di concerto con il ministero delle Infrastrutture e della mobilità sostenibili, la Regione Piemonte e tutte le altre istituzioni interessate, ha deciso di modificare il percorso della 19/a tappa. Quello nuovo sarà di 166 chilometri, con partenza da Abbiategrasso (Milano) alle 12,35. L’arrivo, invece, è previsto sempre fra le 17 e le 17,30”.

In altre parole, i corridori percorreranno 10 chilometri in meno del previsto: sparisce dal percorso il Mottarone, che era il Gran premio della montagna di 1/a Categoria e viene sostituito dall’Alpe Agogna, una salita di 4/a Categoria: in pratica, invece che salire sul Mottarone, il Giro d’Italia proseguirà da Armeno (Novara) verso Gignese (Verbano-Cusio-Ossola), dove la corsa ritrova il percorso originale che la porterà verso il Passo della Colma e poi al traguardo posto sull’Alpe di Mera.

Nella riunione tecnica di ieri, che si è svolta a Stresa, alla quale hanno partecipato istituzioni e autorità locali, il ministro Enrico Giovannini aveva concordato sull’opportunità della modifica del tragitto e si era anche inmediatamente attivato per contattare gli organizzatori, in particolare il direttore del Giro, Mauro Vegni.

Sulla vicenda si era espresso anche l’assessore ai Trasporti della Regione Piemonte, Marco Gabusi: intervenuto nella riunione del Consiglio regionale ha sottolineato di avere chiesto al ministro Giovannini, “di evitare la salita del Mottarone, per rispetto di quello che è successo e perché magari qualcuno vorrebbe andare sul posto: ci sembra poco rispettoso, visto che non sono neppure state fissate le date dei funerali delle vittime di questa tragedia. Crediamo sia dovuto un messaggio di cordoglio”.

(di Adolfo Fantaccini/ANSA).

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