Migranti, strada in salita per Draghi in Europa

Il Presidente del Consiglio, Mario Draghi, interviene alla tavola rotonda sul tema “Employment and Jobs” nell'ambito del Porto Social Summit.
Il Presidente del Consiglio, Mario Draghi, interviene alla tavola rotonda sul tema “Employment and Jobs” nell'ambito del Porto Social Summit. (Ufficio Stampa e Comunicazione Presidenza del Consiglio)

BRUXELLES. – Inizia tutta in salita la nuova sfida italiana sul fronte migranti in Europa. Il premier Mario Draghi, a Bruxelles per la prima volta di persona per un Consiglio Ue dopo i mesi bui del Covid, aveva chiesto e ottenuto di inserire il nodo flussi nella cena dei leader di lunedì, prima tappa della due giorni europea.

Al tavolo del Justus Lipsius, Draghi porta la linea forgiata in questi giorni dal governo italiano, quella di un approccio davvero coordinato nella gestione dei migranti. Ma, come spiegano fonti europee, si tratterà solo dell’inizio di una discussione. Con i Paesi Visegrad pronti, come da tradizione, a frenare. E non aiuta l’Italia il caso Bielorussia, balzato al primo posto tra i temi da trattare alla cena dei leader. Non è escluso, quindi, che il premier ponga la questione migratoria nella giornata di domani.

Alla cena dei leader il piatto forte sono le decisioni da prendere nei confronti del regime di Alexandr Lukashenko, destinato a subire un quarto pacchetto di sanzioni da parte di Bruxelles. Il tema migranti, però, non sparirà dal tavolo: Draghi vuole porre l’urgenza di una gestione coordinata, con quello che nel governo italiano descrivono come un “cambio di prospettiva, nella direzione di una politica migratoria e di asilo davvero europea, che superi l’approccio emergenziale e affronti in un contesto coordinato il nodo degli approdi e delle successive redistribuzioni”.

Nel breve periodo l’obiettivo è la riattivazione del Patto di Malta – con la rotazione volontaria dei porti di sbarco e ricollocamenti su percentuali basate sugli arrivi – firmato nel settembre 2019 e naufragato tra le resistenze dei Paesi del Nord Est e l’emergenza Covid. Non è escluso che Roma chieda anche la trasformazione – in direzione di un soccorso navale vero e proprio – della missione Irini.

Richiesta avanzata, tra l’altro, anche dal segretario del Pd Enrico Letta. Sul dossier flussi Draghi può contare su un asse mediterraneo che vede Spagna, Malta e Grecia più o meno sulla stessa linea italiana. Certo la crisi migratoria di qualche giorno a Ceuta ha innescato una reazione europea piuttosto differente da quella sugli sbarchi a Lampedusa, con Bruxelles schierata a fianco del premier spagnolo Sanchez che ha mandato l’esercito al confine con il Marocco. Madrid, non a caso, ha ringraziato Bruxelles per la “solidarietà” mostrata, ribadendo però che quella dei migranti è una “sfida di tutta l’Unione”.

La strada per l’Italia resta comunque in salita. E anche al Consiglio europeo di fine giugno – l’ultimo prima dell’estate – fonti diplomatiche preannunciano che non sarà facile arrivare a qualcosa di più di “un’approfondita riflessione”. Alla cena dei leader un altro tema prioritario è la crisi mediorientale. L’obiettivo, per l’Ue, è costruire una posizione comune, chiara, in vista del vertice con il presidente Usa Joe Biden del prossimo 14 giugno, che vedrà l’ultimo scontro militare tra Israele e Hamas in primo piano.

Vaccini, brevetti e Green Digital Pass saranno invece i binari della seconda giornata del Consiglio europeo. Draghi ci arriva sull’onda del Global Health Summit di venerdì scorso e l’Italia, ribadiscono fonti del governo, resta “aperta alla discussione” su una sospensione dei brevetti “mirata e limitata nel tempo”. Sul Green Digital Pass, invece, l’intesa sostanzialmente già è in cassaforte. Va più che altro velocizzata la sua entrata in vigore: l’obiettivo è che il pass sia operativo a partire dal 15 giugno.

Spazio anche per il dossier cambiamenti climatici. E’ qui l’Unione appare unita, almeno sul principio: a giugno è attesa l’approvazione della ‘Additional Guidance’ che mira ad accompagnare la preparazione delle norme ad hoc per la riduzione delle emissioni.

(dell’inviato Michele Esposito/ANSA)

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