Blocco licenziamenti “mirato”. Landini: “Non basta”

Dipendenti indossano mascherine e guanti protettivi a prevenzione della diffusione del Covid-19, durante il turno di lavoro, presso lo stabilimento industriale di packaging farmaceutico Eurpack di Aprilia
Dipendenti indossano mascherine e guanti protettivi a prevenzione della diffusione del Covid-19, durante il turno di lavoro, presso lo stabilimento industriale di packaging farmaceutico Eurpack di Aprilia, Roma. 21 aprile 2020 ANSA/MASSIMO PERCOSSI

ROMA. – Un pacchetto lavoro da circa 4 miliardi e mezzo e una serie di strumenti per salvaguardare l’occupazione in quella che lo stesso governo indica come una fase ancora complicata ma che guarda alla ripartenza, che oltre agli sgravi per le assunzioni e per il rientro dalla cig, vede l’arrivo anche di una proroga del blocco dei licenziamenti fino al 28 agosto per le aziende che chiedono la cassa Covid entro fine giugno.

É l’ultima novità inserita nel decreto Sostegni bis, approvato dal Consiglio dei ministri, che dà il via libera al contratto di rioccupazione, istituito fino al 31 ottobre prossimo, un contratto a tempo indeterminato per incentivare l’inserimento dei disoccupati con sgravi al 100% per sei mesi.

Arriva anche l’allargamento del contratto di espansione abbassando la soglia a 100 dipendenti per accedere allo scivolo verso la pensione, il rafforzamento del contratto di solidarietà che sale al 70% della retribuzione a patto che si mantengano i livelli occupazionali e toglie fino a fine anno il decalage alla Naspi, non riducendo l’importo dell’assegno di disoccupazione.

Per il ministro del Lavoro, Andrea Orlando, è una “risposta alla preoccupazione” che la ripresa “ordinaria” delle attività economiche “possa produrre effetti collaterali” sull’occupazione, che questi strumenti “mirano a contenere”.

Ma non basta, invece, per i sindacati, che restano convinti della necessità di prorogare il blocco dei licenziamenti per tutti fino al 31 ottobre (il primo blocco scadrà a fine giugno per le aziende che hanno la cig ordinaria e per tutte le altre imprese, sostanzialmente le piccole, a fine ottobre).

La proroga al 28 agosto “è un passo avanti ma non sufficiente ed è comunque condizionata: messa così, possono esserci imprese che decidono di non ricorrere alla cassa Covid e licenziare”, avverte il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini. La richiesta sostenuta anche da Cisl e Uil è di una proroga del blocco dei licenziamenti per tutti fino al 31 ottobre.

Rispetto al nuovo decreto Sostegni un primo giudizio arriva anche dal presidente di Confindustria, Carlo Bonomi: “Mi sembra che ci sia ancora un approccio molto emergenziale e poco di ripartenza”, afferma.

La questione lavoro, comunque, deve ancora fare i conti con il percorso sugli ammortizzatori sociali, su cui il leader degli industriali sollecita una riforma “seria” ricordando di aver lanciato una proposta già a luglio dell’anno scorso: “Tutti dicono che vogliono farla ma non vedo passi concreti” ma questa, sottolinea, “è l’unica strada per affrontare seriamente un rilancio del mondo del lavoro”.

A luglio prossimo, nelle intenzioni di Orlando, si avrà l’impianto della riforma: “Terremo conto anche delle proposte di Confindustria, il dialogo sociale tiene conto delle proposte di tutti e poi si farà una sintesi”, replica il ministro a Bonomi.

Questa riforma “sarà cruciale per l’attività del governo nei prossimi mesi, il Mef collaborerà strettamente con il ministro Orlando”, afferma il ministro dell’Economia, Daniele Franco, convinto che “la questione occupazionale va risolta anche e soprattutto facendo ripartire l’economia ed è questo uno degli obiettivi fondamentali del decreto” Sostegni bis.

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