Giro: a Montalcino vince Schmid, ma brinda Bernal

Il ventenne svizzero Mauro Schmid all'arrivo
Il ventenne svizzero Mauro Schmid all'arrivo. (ANSA)

ROMA, 19 MAG – Il ventenne svizzero Mauro Schmid (Qhubeka), battendo in volata Alessandro Covi (UAE Team Emirates), ha vinto l’11/a tappa del Giro d’Italia, cogliendo il suo primo successo da professionista.

Ma a festeggiare sul traguardo di Montalcino è soprattutto Egan Bernal. Il colombiano della Ineos, concentratissimo per tutti i 162 km, non solo ha conservato la maglia rosa, ma ha incrementato il vantaggio su tutti gli uomini di classifica, a cominciare da Remco Evenepoel, partito da Perugia secondo con un ritardo di 14″ e che ora si ritrova staccato di 2’22”.

“Ci aspettavamo grandi distacchi e così è stato – ha commentato Bernal – Quando Buchmann è partito ho chiesto in radio come fosse in classifica generale e visto che era a più di 1’40” sapevo di avere del margine. Quando l’ho raggiunto abbiamo collaborato bene e siamo riusciti a guadagnare qualcosa sugli altri corridori di classifica. É stata un’ottima giornata”.

Non può dire lo stesso Evenepoel, che ha sofferto tantissimo i quattro tratti sterrati nella seconda metà della tappa ed ha letteralmente mangiato la polvere, soprattuto nei 20 km finali. Ma cospicui sono i guadagni di Bernal anche sugli altri inseguitori: 23″ su Aleksandr Vlasov, 26″ su Simon Yates e Damino Caruso, 32″ su  Hugh Carthy, 1’47” su Giulio Ciccone.

Al via c’è stata subito una fuga di 11 corridori (nessun nome di alta classifica), compresi Schmid e Covi che poi si contenderanno la vittoria. Non essendoci big tra i fuggitivi il gruppo ha preferito non logorarsi nell’inseguimento, ma ha lasciato il vantaggio crescere via via, fino a toccare un massimo di 14’30”.

Il percorso ha offerto due tappe in una: andatura compassata nella prima parte; polvere, cadute (con il ritiro dell’ecuadoriano Jonathan Caicedo) ed emozioni nella seconda quando sono iniziati gli sterrati, per complessivi 32 chilometri, che hanno sì rallentato i fuggitivi, ma anche sgranato il plotone.

Quest’ultimo ben presto si è spezzato, con circa 30 corridori davanti. Bernal c’è, mentre  Evenepoel e Hugh Carthy (EF-Nippo) perdono terreno.

Il belga poi è riuscito a rientrare sfruttando i tratti asfaltati, ma la sua pedalata non dava l’impressione che fosse nella sua giornata migliore. Dal gruppo hanno provato un attacco combinato George Bennett e Tobias Foss. Il duo della Jumbo-Visma ha forzato il ritmo in discesa, sempre sullo sterrato, mentre Evenepoel ricominciava a perdere terreno fino a restare solo nelle retrovie.

Ripresi Bennett e Foss, Bernal ha ulteriormente selezionato il gruppo ed anche Yates ha dovuto sudare per non essere seminato. I due GP della montagna, sul Passo del Lume Spento hanno causato ulteriore selezione.

Nella generale, Bernal ha ora 45″ di vantaggio su Vlasovi e 1’12” sul Damiano Caruso. Domani la 12/a tappa, da Siena a Bagno di Romagna (212 km) lungo un percorso collinare, con la quarta ed ultima salita, il Passo del Carnaio, all’imbocco degli ultimi dieci chilometri.

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