Altro morto sul lavoro, travolto e ucciso da un camion

BERGAMO. – Ennesima tragedia sul lavoro in Lombardia, la quarta da inizio maggio: oggi attorno a mezzogiorno a Spirano, nella Bassa bergamasca, un uomo di 53 anni, Sergio Colpani, di Orio al Serio e di professione mulettista, è morto travolto da un camion in retromarcia – hanno ricostruito Ats e carabinieri – nel piazzale della ditta dove lavorava, la ‘De Berg’, che produce polistirene espanso.

Vani purtroppo i soccorsi. Nell’azienda sono intervenuti anche i vigili del fuoco e l’elicottero del 118. La zona dell’infortunio e il camion sono stati sequestrati: la Procura di Bergamo indagherà probabilmente il conducente del veicolo per omicidio colposo.

E’ il terzo bergamasco deceduto sul lavoro da inizio mese. Il sei maggio Maurizio Gritti, di Calcinate è travolto da un manufatto in un cantiere edile di Pagazzano, molto vicino a Spirano, teatro del dramma odierno. Sposato, con due figli di 16 e 17 anni, avrebbe compiuto 47 anni due giorni dopo. L’otto maggio a morire è stato Marco Oldrati, 52 anni, di San Paolo d’Argon, sempre in provincia di Bergamo, morto in un cantiere a Tradate, nel Varesotto.

L’elenco non spiega il dramma delle loro famiglie e dell’altra vittima degli incidenti sul lavoro in Lombardia. Lo ha fatto la moglie di quest’ultimo, Christian Martinelli quando si è presentata davanti ai cancelli dell’azienda dove lavorava da più di vent’anni e dove è morto il 5 maggio travolto da un macchinario, per reclamare i suoi oggetti personali.

Non è morto ma ha comunque subito un incidente grave l’operaio di 44 anni rimasto gravemente ferito oggi a Cormano, nell’hinterland milanese, che ha subito l’amputazione di un piede rimasto schiacciato sotto un muletto.

“Bergamo sta pagando un tributo altissimo alla sicurezza – hanno scritto in una nota unitaria i sindacati Cgil, Cisl e Uil di Bergamo -, con tre morti nel giro di pochi giorni, e oggi, in una vicenda ancora da accertare, una dinamica particolarmente straziante, considerando che non si è verificato un incidente in una attività specifica di quella azienda, ma un investimento da mezzo in manovra. Ciò deve costringerci a ampliare le vedute in tema di sicurezza, che va allargata anche allo spazio esterno all’azienda e alle azioni di manovra di mezzi esterni”.

Chiede più formazione l’Ugl con Paolo Capone, Segretario Generale dell’Ugl, e Claudio Morgillo, Segretario Ugl Lombardia. Anche il governatore della Lombardia, Attilio Fontana, a nome di tutta la Regione, ha espresso “cordoglio e vicinanza” ai familiari dell’ennesima vittima sul lavoro.

“Ancora una volta – ha detto – ci troviamo di fronte a un lutto grave e ingiustificabile. Come Regione abbiamo incrementato le nostre azioni a salvaguardia dei lavoratori. Un impegno che continuerà a essere costante e, dove possibile, ancora più forte”.

E il senatore della Lega Roberto Calderoli, bergamasco, chiede “più controlli, più prevenzione, più misure adeguate, più formazione, più risorse da investire sulla sicurezza sul lavoro. Continuo a chiedere uno sforzo maggiore al ministro del Lavoro, confido di vedere rapide risposte a riguardo”.

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