Allerta in Ue: Berlino condanna atti antisemiti

Un ristorante attaccato a Bat Yam, in Israele.
Un ristorante attaccato a Bat Yam, in Israele. (ANSA)

ROMA.  – Gli echi della guerra di Gaza arrivano in Europa con una scia sinistra che allarma le cancellerie del Vecchio Continente, pur se circoscritta finora a episodi sporadici: la piaga antica dell’antisemitismo riemerge negli attacchi a sinagoghe e sedi ebraiche evocando fantasmi mai sopiti e rischi per l’ordine pubblico.

Dopo che due giorni fa la polizia tedesca ha sciolto una manifestazione a Gelsenkirchen che si dirigeva verso la sinagoga della città e gli episodi di bandiere israeliane date alle fiamme a Duesseldorf, Muenster e Bonn, dove l’entrata di una sinagoga è stata danneggiata da lanci di pietre, si sono moltiplicate le dichiarazioni di condanna oltre all’arresto di 16 persone, in un Paese preoccupato non da oggi dai rigurgiti antisemiti dell’ultradestra.

Dopo le condanne da parte del ministro degli Esteri Heiko Maas e degli Interni Horst Seehofer, oggi il presidente tedesco Frank-Walter Steinmeier ha ammonito che “nulla giustifica minacce contro gli ebrei in Germania” e il portavoce di Angela Merkel, Steffen Seibert, ha condannato “con forza” le “proteste e gli attacchi alle sinagoghe, con danni ai simboli ebraici”, perché mostrano che si tratta non di critiche alla politica di Israele ma “di aggressioni e odio verso una religione e chi ne fa parte”.

La Germania, ha scandito Seibert, non tollererà manifestazioni antisemite, mentre l’ambasciatore israeliano a Berlino, Jeremy Issacharoff, ha lanciato un appello perché “le istituzioni tedesche facciano tutto il possibile per garantire la sicurezza della nostra comunità qui”. Non ci sono stati invece disordini a Brema, dove ieri almeno 1500 manifestanti hanno chiesto ‘libertà per la Palestina’, né a Berlino, teatro oggi di analoghi cortei.

“Siamo con le nostre comunità ebraiche e chiediamo ai nostri Stati di rimanere vigili per la loro sicurezza”, ha ammonito via Twitter il vicepresidente della Commissione europea Margaritis Schinas, che si è detto “profondamente preoccupato” per le “manifestazioni di antisemitismo che devono essere condannate a gran voce”.

A Vienna, dove è stata aperta un’inchiesta sugli accenti antisemiti durante una manifestazione filo palestinese di mercoledì, il cancelliere Sebastian Kurz è arrivato a issare la bandiera con la stella di David sul Bundeskanzleramt, la sede della cancelleria, come “atto di solidarietà” nei confronti di Israele.

Si temono infine disordini a Parigi, come accadde già nel 2014, dove è stata vietata una manifestazione di sostegno al popolo palestinese fissata per domani pomeriggio. Contro la decisione del prefetto Didier Lallement, motivata dai “rischi per l’ordine pubblico”, i legali dell’Association des Palestiniens en Ile-de-France, Stefen Guez Guez, Dominique Cochain e Ouadie Elhamamouchi, avevano presentato ricorso presso il tribunale amministrativo di Parigi denunciando un oltraggio alla libertà di espressione totalmente “sproporzionato”. La risposta, arrivata in serata, è un secco no. Ma gli organizzatori hanno annunciato un nuovo ricorso al Consiglio di Stato.

(di Eloisa Gallinaro/ANSA).

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