Stellantis: ricavi piú 14%. Giorgetti: rispetti impegni

Il logo di Stellantis all'ingresso di Mirafiori.
Il logo di Stellantis all'ingresso di Mirafiori. (ANSA)

TORINO. – Stellantis chiude il suo primo trimestre dalla fusione con un “solido fatturato, in crescita in tutte le regioni”, nonostante il Covid e la crisi globale dei semiconduttori, e conferma i target finanziari indicati per il 2021 se non ci saranno nuovi lockdown causati dall’epidemia.

Dal ministro dello Sviluppo Economico, Giancarlo Giorgetti, arriva un richiamo all’azienda perché rispetti gli impegni “a non delocalizzare la produzione di modelli e veicoli” e “a raggiungere la piena occupazione entro il 2023”, assunti in occasione del finanziamento concesso a Fca con garanzia Sace e “validi anche dopo la fusione con Psa”.

É un trimestre record per Cnh Industrial con un utile netto di 425 milioni di dollari, 479 milioni in più dello stesso perdita del 2020 e ricavi consolidati in crescita del 37%. La società rivede al rialzo le stime per l’anno, con ricavi in aumento tra il 14% e il 18%, e conferma lo spin off di Iveco entro il 2022, dopo l’interruzione della trattativa con la cinese Faw.

Volano a Piazza Affari le due società controllate dalla holding Exor: il titolo di Stellantis, passato anche per uno stop in asta di volatilità, chiude in rialzo del 7% a 14,86 euro, non lontano dai massimi di metà marzo; quello di Cnh Industrial sale del 5,2% a 12,89 euro.

Il cammino di Stellantis, nata dalla fusione tra Fca e Psa, inizia in modo positivo. I ricavi ammontano a 34,3 miliardi di euro, 37 miliardi su base proforma, in aumento del 14%. I veicoli consegnati sono 1.477.000 veicoli e 1.567.000 su base proforma, in aumento dell’11%.

“Stellantis realizza un solido fatturato grazie a un portafoglio di marchi diversificato che genera sia volumi in aumento, sia un effetto positivo e un impatto favorevole di mix prodotti, malgrado gli effetti negativi della crisi globale di semiconduttore”, spiega il cfo Richard Palmer che conferma i lanci produttivi delle nuove Jeep Grand Wagoneer e Wagoneer e della nuova generazione della Jeep Grand Cherokee, rispettivamente per la  fine del secondo trimestre e per il terzo trimestre 2021.

“Siamo certamente partiti con il piede giusto. Tuttavia, abbiamo ancora molta strada da fare, mentre continuiamo a dimostrare la nostra capacità di far fronte a condizioni avverse. Tra queste, la carenza globale di semiconduttori che sta colpendo duramente l’intero settore automobilistico, causando interruzioni della produzione in tutte le regioni. I nostri team di ingegneria, acquisti, produzione e commerciali sono mobilitati 24 ore su 24, 7 giorni su 7. Ogni giorno intraprendiamo azioni decisive per ridurre al minimo l’impatto negativo su volumi di produzione e risultati”, afferma il ceo Carlos Tavares in una lettera ai dipendenti del gruppo.

“Il risultato positivo in Europa di Stellantis è trainato principalmente dal lancio dei nuovi modelli Peugeot 208 e 2008, Citroën C4 e Opel Mokka, mentre per gli impianti italiani aumenta l’incertezza” commenta la Fiom che chiede al governo di “di aprire il confronto e avviare un tavolo di política industriale”.

Le risposte arrivano nel giro di poco. “Il governo intende richiamare il gruppo Stellantis in qualche modo agli impegni assunti” dice Giorgetti che, nel question time alla Camera, definisce “strategico” il settore automotive. “Il 22 aprile abbiamo avuto un incontro con Cnh Industrial al fine di controllare la situazione delle produzioni Iveco. Considero questo come il primo di una serie di successivi incontri del tavolo permanente dell’automotive. Settore strategico e su cui l’Italia vanta una leadership tecnologica e una presenza industriale di tutto rispetto”, sottolinea il ministro.

(di Amalia Angotti/ANSA).

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