Casa ai giovani: se non c’è papà garantisce lo Stato

Portachiavi con una casa appoggiato su un mazzo di Euro.
Portachiavi con una casa appoggiato su un mazzo di Euro.

ROMA. – La parola “giovani” viene usata 123 volte nelle oltre 300 pagine del Piano di Resistenza e Resilienza. La casa, accanto allo studio e al lavoro è una delle tre gradi direttrici sulle quali il Governo conta di agire per assicurare le sicurezze necessarie al futuro delle nuove generazioni.  “Ai giovani dobbiamo garantire welfare, casa e occupazione sicura” ha detto il premier Draghi.

Garantire alle giovani coppie la possibilità di acquistare la loro prima casa senza l’aiuto dei genitori, contando solo sulle proprie forze, è un passo importante per l'”emancipazione giovanile” e l’autonomia sul piano finanziario” dei giovani sostenuta dal Recovery.

“In un prossimo decreto di imminente approvazione” ha detto il premier, probabilmente nel decreto Imprese che si finanzierà con gran parte dei 40 miliardi di euro deciso dall’ultimo scostamento di bilancio,  saranno previste ulteriori risorse per aiutare i giovani a contrarre un mutuo per  acquistare la prima casa.

Il mutuo sarà coperto al 100% dalla garanzia dello Stato. Prima, per i fortunati, ci pensava papà a garantire il mutuo che poi veniva pagato dal figlio. Poi, dal 2013  con l’istituzione del Fondo Prima Casa, lo Stato può intervenire con un garanzia che fino ad adesso è del 50% sul mutuo per acquistare, ma anche per ristrutturare la prima casa.

La garanzia arriva fino a un tetto di 250.000 euro del mutuo (cioè la garanzia può estendersi fino a 125.000 euro). La misura, fanno sapere dal Mef, ha molto successo e non è prevista solo per i giovani ma per chiunque compri la sua prima casa.

La garanzia viene concessa anche se il prezzo della casa è interamente pagato con il mutuo (ma in questo caso la banca che poi concede il mutuo deve essere d’accordo) . Due anni fa con il decreto Crescita il Fondo è stato finanziato con 100 milioni di euro. Fino ad oggi la giovane età è considerato criterio di precedenza rispetto ad altre domande nella concessione della garanzia .

Il tema casa non è declinato dal Recovery solo in termini di acquisto da parte di giovani o giovani coppie. Nel Family Act, il disegno di legge recante “Deleghe al Governo per il sostegno e la valorizzazione della famiglia” attualmente in discussione presso la Camera dei deputati prevede anche “agevolazioni fiscali per la locazione dell’abitazione principale” per le giovani coppie “composte da soggetti” entrambi di età “non superiore a trentacinque anni alla data di presentazione della domanda”.

Sul limite dei 35 anni potrebbero essere ammesse elasticità prevedendo ad esempio che la somma dell’età della coppia non superi i 70 anni.

Infine il Recovery prevede quasi 1 miliardo per rafforzare gli investimenti volti a migliorare gli alloggi studenteschi e aumentarne il numero. Investimenti necessari per  assicurare il diritto allo studio di chi non vive in città universitarie.

(di Maria Gabriella Giannice/ANSA).

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