CARACAS – Lo stadio Olímpico é un símbolo di Caracas. Fa parte dell’Universidad Central de Venezuela, progetto urbanístico che voleva farla diventare un luogo eccezionale nel cuore della capitale venezuelana. Il suo disegno, opera dell’architetto Raúl Villanueva, attirò l’attenzione di tutti gli abitanti della denominata “Ciudad de los techos rojos” al momento dell’inaugurazione nel 1951. La sua bellezza é tale che nel 2000 é stata dichiarata Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco.
Sul manto verde dell’Olimpico sono andate in scena tantissime gare di altissimo livello. Mercoledì scorso, con la sfida Deportivo La Guaira-Atlético Mineiro (1-1 risultato finale) lo stadio ha festeggiato la sua centesima gara di Coppa Libertadores.
La prima gara ufficiale tra le mura dello stadio ai piedi dell’Avila, andò in scena il 3 aprile 1964, ed ebbe come protagonista il nostro Deportivo Italia che affrontava i brasiliani del Bahia. Quel match finí 0-0.
La gara di ritorno, si disputó ancora nell’Olimpico su richiesta del “Tricolor Baiano” dato che aveva altri impegni internazionali. Quell’8 aprile 1964, i tifosi presenti nello stadio capitolino videro gli azzurri imporsi per 2-1.
Il Bahía é stata solo la prima di tante squadre straniere che hanno visitato il recinto capitolino, tra loro spiccano: Boca Junior, Cerro Porteño, Chivas, Colo Colo, Everton, Flamengo, Fluminense, Gremio, Lanús, Liverpool, Peñarol, River Plate, San Lorenzo, Santos, Universidad Catolica, Unión Española e tante altre.
Da quel 1964, sono 11 le squadre venezuelane che sono scese in campo nello stadio capitolino in gare della Coppa Libertadores.
Guida questa speciale classifica il Caracas con 28 gare disputate (l’ultima quella contro il Junior di Barranquilla). Seguono Deportivo Italia (24), Deportivo Galicia (22), Deportivo Portugués (6), Lara FC (5), Marítimo (5), UD Canarias (3), Deportivo La Guaira (3), ULA (2), Deportivo Petare (1) e Deportivo Lara (1).
Altri stadi della terra di Bolívar che hanno ospitato gare di Coppa Libertadores sono: Pueblo Nuevo con (75), Brígido Iriarte (37), Cachamay (29) e Guillermo Soto Rosa con (26).
(di Fioravante De Simone / redazione Caracas)
