Colombia: dolore per omicidio leader indigena in Cauca

La governatrice indigena della Colombia Sandra Liliana Peña Chocué.
La governatrice indigena della Colombia Sandra Liliana Peña Chocué. (Colprensa)

ROMA. – Ha provocato dolore e indignazione l’ennesimo atto di violenza contro i leader comunitari in Colombia, dove martedì è stata uccisa Sandra Liliana Peña Chocué, la governatrice indigena della riserva di La Laguna Siberia, nel nord del dipartimento di Cauca.

Secondo quanto riferito dal sito del quotidiano El Tiempo, l’uccisione della donna, una figura conosciuta e molto stimata nella comunità, è avvenuta nel comune di Caldono. “I fatti sono avvenuti a casa sua, quando uomini armati l’hanno costretta a uscire e senza dire una parola, le hanno sparato”, ha riferito il Consiglio regionale indigeno del Cauca (Cric).

I media regionali riportano che giorni fa Sandra Liliana Pena si era espressa contro le coltivazioni di uso illecito che stanno aumentando nel suo territorio e che sono d’interesse per i gruppi armati illegali. Le autorità indigene affermano che per questo motivo, ha ricevuto minacce di morte.

L’ufficio dell’Alto Commissario per la Pace del governo colombiano, guidato da Miguel Ceballos, ha confermato l’omicidio della governatrice indigena, e ha inviato un messaggio di solidarietà ai familiari della leader, confidando nel tempestivo chiarimento dell’attacco.

Secondo l’ong colombiana Istituto di studi per lo sviluppo e la pace (Indepaz), con Sandra Liliana Peña salgono a 52 i leader e difensori dei diritti umani assassinati nel 2021 nel Paese, 1.166 dalla firma dell’accordo di pace nel 2016.

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