Alitalia: Bruxelles gela il governo, tempi lunghi

Un aereo Alitalia fermo sulla pista
Un aereo Alitalia fermo sulla pista. (ansa)

ROMA. Doccia fredda da Bruxelles circa un accordo a breve col governo su Alitalia e il successivo decollo di Ita, newco che dovrà anche “stare in piedi da sola”. I contatti con la Commissione proseguono ma negli ultimi giorni “non si sono registrati particolari passi in avanti” e l’accordo per il decollo di Ita “non è imminente”, fanno trapelare fonti Ue, evidenziando come gli “scogli” da superare restino “sempre gli stessi”, ossia slot, asset, marchio e personale, legati alla m”discontinuità economica”.

Le stesse fonti rimarcano anche che min queste ore “non sono emersi dettagli nuovi o rilevanti” per dare uno slancio ai negoziati e “non si prevede una soluzione entro 48 ore”.  E inoltre “non è per ora atteso neanche un incontro” tra i ministri Franco, Giorgetti e Giovannini, con la Commissaria Ue alla concorrenza Vestager.

Bruxelles fa anche filtrare che nel confronto su Alitalia con il governo italiano, m”non impone diktat” ma sottolinea che il modello della compagnia così com’è “non funziona”, Ita deve infatti “poter stare in piedi da sola” e per questo il fattore della discontinuità “è chiave”.

La Commissione “comprende” la sofferenza tra i mlavoratori, ma se la newco si presentasse con “lo stesso numero di dipendenti”, si tratterebbe “della stessa società”, dimostrando “continuità” con la vecchia compagnia e il suo “modello di business” che “non regge” da tempo.

Nel frattempo che si trovi una quadra su questo spinoso dossier, Alitalia resta però in una “situazione di grossa difficoltà finanziaria”, ha detto il commissario straordinario di Alitalia, Giuseppe Leogrande, in audizione con gli altri due commissari Daniele Santosuosso e Gabriele Fava, alle Commissioni riunite Trasporti e Attività produttive della Camera.

La situazione di Alitalia “è dovuta alla dilatazione dei tempi e a un continuo mutamento e slittamento nella possibilità di incassare i 350 milioni che erano stati stanziati per il 2020”, ha spiegato Leogrande, sottolineando che  “il rallentamento dei tempi è stato, da un lato, prima correlato a un lento avvio di Ita, che formalmente è partita solo a novembre, e dall’altra parte abbiamo trovato un campo molto professionale, molto tecnico e complesso, anche sul tavolo dei ristori, con la Commissione Ue e lì abbiamo avuto delle significative problematiche”.

E sui ristori Leogrande ha ribadito che Bruxelles ha cambiato e “rimodulato” il criterio selettivo per dare il via libera, che ora è a “seconda della situazione che viene a crearsi nelle varie direttrici”, penalizzando proprio Alitalia.

“Nel mese di febbraio abbiamo registrato un -85,5% dei ricavi rispetto a febbraio 2020, con i ricavi passeggeri che sono calati da 145,6 milioni a 21,2 milioni, ma secondo il criterio selettivo adottato da ultimo dalla Commissione Ue, c’è un leggero miglioramento rispetto all’anno precedente, anche in termini di perdita e di Ebita”, per cui  “noi non dovremmo aver titolo di chiedere alcun indennizzo per febbraio a fronte di una contrazione dei ricavi sul mese da passeggeri di oltre 125 milioni”, ha fatto presente il commissario.

Parlando poi degli asset, e in particolare del brand Alitalia, che Bruxelles lo vorrebbe diverso per la newco, Leogrande ha detto che vale sui 150 milioni di euro, auspicando che possa rimanere “operativo sul ramo aviation, conservare il valore in quanto è un bene strumentale ed essenziale per l’esercizio di questa impresa”.

Con la chiusura della trattativa tra governo e Ue, il piano mindustriale di Ita, però, “dovrà essere vagliato dai commissari ai sensi di legge”, ha ricordato Santosuosso, e “se non fosse ragionevolmente sostenibile, e quindi non garantisse ragionevolmente, in primis, la tutela dei posti di lavoro, potremmo dover declinare l’offerta”, ha avvertito il commissario.

Il suo collega Fava ha poi voluto chiarire un punto che riguarda i piloti della compagnia, spiegando che “sono stati coinvolti nella cigs a rotazione e non a zero ore”. mCirca le retribuzioni lo stesso commissario ha precisato che “ci muoveremo nella massima tutela dei lavoratori, correntemente malla dotazione finanziaria prospettica della compagnia”.

(di Alfonso Abagnale/ANSA).

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