Coppa Libertadores: il Táchira ospita l’Olímpia nel silenzio di Pueblo Nuevo

I gialloneri sperano di portare a casa l'intera posta in palio. Foto Dvo. Táchira

CARACAS. – Lo stadio Puebo Nuevo di San Cristóbal é uno dei più rumorosi del Venezuela. Ogni volta che il Deportivo Táchira gioca tra le mura del cosiddetto “Templo Sagrado” tantissimi fedeli si recano non solo per vedere i propri beniamini, ma anche per far diventare questa struttura una sorta d’inferno giallonero. In quest’occasione a causa della pandemia i seggiolini rimarranno vuoti per motivi di sicurezza, ma questo non vuol dire che nella città andina non si respirerà aria di calcio ed il cuore dei tachirenses non batterà per la propria squadra.

Per capire l’importanza che ha la presenza dei fedelissimi sugli spalti per la squadra giallonera va segnalato che nelle ultime 10 gare disputate in Coppa Libertadores a Pueblo Nuevo il Táchira ha uno score di 5 vittorie (2-1 Olímpia, 2-0 Pumas, 1-0 Emelec, 1-0 Pumas e 2-0 Independiete Medellín), 4 pareggi (1-1 Guaraní, 0-0 con Sporting Cristal, Capiatá e Macará) ed un ko (2-3 con l’Independiente Santa Fe).

Oggi, alle 18:15 (ora di Caracas), il Táchira ospiterà i paraguaiani dell’Olimpia in una gara valevole per la prima giornata della fase a gironi della Coppa Libertadores.

I ragazzi di Juan Domingo Tolisano si presentano a questa gara con poco rodaggio nelle gambe. L’unica gara ufficiale é quella disputata giovedì contro l’Hermanos Colmenarez: vittoria in rimonta 2-1,

Ma la squadra andina ha diversi elementi che possono fare la differenza in questa gara, tra i nomi che spiccano ci sono Lucas Gómez, David Zalzman, Yerson Chacón e l’italo-venezuelano Edgar Pérez Greco.

Sull’altra sponda c’é l’Olimpia, uno dei mostri sacri del calcio sudamericano. Il cosidetto “Rey de Copas” ha nel suo palmares ha tre titoli della Libertadores (1979, 1990 e 2002). Il suo allenatore, l’argentino Sergio Órteman, é uno degli eroi che ha vinto il trofeo nel 2002.

Nella rosa del “Decano” spiccano i nomi di Isidro Pitta, Diego Polenta (che rientra dopo un lungo stop) ed un certo Roque Santa Cruz.

(di Fioravante De Simone / redazione Caracas)

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