Atalanta da Champions, Malinovskyi punisce la Juve

Il gol decisivo di Malinovsky che permette all'Atalanta di battere la Juve nel Gewiss Stadium a Bergamo
Il gol decisivo di Malinovsky che permette all'Atalanta di battere la Juve nel Gewiss Stadium a Bergamo, 18 Aprile 2021 ANSA/PAOLO MAGNI

BERGAMO. – La deviazione di Alex Sandro sulla botta da fuori di Malinovskyi a 3′ dal 90′ spezza l’equilibrio perfetto nello spareggio Champions determinando il sorpasso al terzo posto dell’Atalanta sulla Juventus. La Dea fa il colpo in casa con un successo storico: in campionato non accadeva dal 2-1 del 3 febbraio 2001, Gasperini c’era riuscito solo nel quarto di Coppa Italia il 30 gennaio 2019.

Un match giocato senza troppi lampi: intorno al tredicesimo, botta e risposta a suon di duetti, con il tiro largo da fuori di Zapata sulla palla restituita dall’area da Pessina (tornato dopo lo stop-covid) e Gosens a murare il colombiano sullo scambio con la Joya.

La difficoltà reciproca a farsi concedere varchi porta ai tentativi imprecisi da lontano di Chiesa (16′) e alla botta di Maehle (18′), come verso l’intervallo Toloi (36′). E’ invece De Ligt a sventare la prima occasione di una sfida piuttosto tattica e bloccata, al 23′, quando Pessina si libera da posizione propizia per il mancino verso l’angolino alla sinistra di Szczesny grazie al servizio di ritorno di Muriel: il centrale ospite la devia quanto basta per regalare soltanto un corner.

La fotocopia ad aree invertite è di Palomino alla mezzora. Il primo vero sussulto juventino è in realtà un regalo di Maehle, che a una decina dalla pausa nella maldestra difesa di una palla la serve a Chiesa, da qui a Morata che tra sé e il rompighiaccio trova il piede sinistro di Djimsiti in scivolata.

Tre minuti e Gosens è l’unico a contrastare lo slalomista McKennie; sull’angolo, la svettata di De Ligt priva di mira. Il fuoco di fila dei tiri respinti chiude il primo tempo: Maehle si fa perdonare sventando il rigore in movimento dell’ex viola a rimorchio di Cuadrado.

Nella ripresa, niente acuti con la noia muscolare accusata da Chiesa: entra Danilo e Cuadrado può alzarsi, con l’americano a virare a sinistra. Muriel (14′) non trova il sette convergendo da sinistra, Pasalic (16′) pescato da Toloi trova la gamba di De Ligt. La punizione di Dybala (19′) è un break in mezzo a tanto nerazzurro senza sbocchi, ma sibila a largo dell’incrocio (19′).

Un poker cronometrico e le due panchine propongono Ilicic e Kulusevski per Muriel e l’argentino, ed è sul cross di destro del nuovo entrato sloveno che Duvan sfiora l’1-0. Gollini difende il palo dalla volée di Morata alla mezzora servito proprio dall’ex atalantino.

Tornato a 4-2-3-1 con Malinovskyi per Maehle, Gasperini ne ricava il jolly della domenica: Szczesny gli stacca la punizione dall’incrocio, ma sul corner spunta il la di Ilicic per la stoccata da bottino pieno col polacco spiazzato dal tocco di tronco del brasiliano. L’Atalanta fa il colpo che vale il terzo posto e la corsa Champions sempre più da protagonista.

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