Europei: sì Governo al 25% e Roma salva, Gravina esulta

Ve3duta di un campo di pallone deserto.
Un campo di pallone deserto. (ANSA)

ROMA.  – L’Italia e Roma avranno il pubblico ai prossimi Europei di calcio. Non sarà stata una decisione al fotofinish come quella che ha salvato la bandiera azzurra alle Olimpiadi di Tokyo, ma anche il sì del Governo ad aprire almeno il 25% della capienza dell’Olimpico per le quattro partite che ospiterà di Euro 2020 è arrivato a pochi giorni dal gong finale.

Ceferin entro il 19 aprile voleva certezze, oggi le ha avute con il presidente Gravina che già nella conferenza stampa dopo il Coniglio Federale della Figc si era detto “moderatamente ottimista” a riguardo.

Una fiducia ripagata qualche ora dopo dalla lettera inviata dal sottosegretario allo Sport Vezzali al numero uno della Federcalcio – come anticipato dall’ANSA – nella quale si dava il via libera, garantendo la predisposizione di ogni misura organizzativa diretta ad assicurare la partecipazione di una quota di spettatori pari ad almeno il 25%.

Vittoria di Gravina – che ha lavorato in sintonia con il sottosegretario Vezzali – che trasforma il moderato ottimismo in un’esultanza vera e propria.  “L’ok da parte del Governo rappresenta una splendida notizia.

Il messaggio che l’Esecutivo manda al Paese è di grande fiducia e di straordinaria visione” ha dichiarato il numero uno del calcio italiano che ringrazia il Ministro Speranza dal quale aveva già ricevuto una settimana fa una prima rassicurazione scritta sulla presenza del pubblico all’Olimpico (ma senza la percentuale richiesta dall’Uefa) e il Premier Draghi, sollecitato ieri con una lettera nella quale con una richiesta di aiuto per evitare di perdere la disputa degli Europei itineranti in Italia. ”

“Quello di oggi è un risultato che non riguarda solo il calcio, ma tutto lo sport italiano – le parole di Vezzali – Non si tratta solo di riaprire uno stadio, ma è un momento simbolo. É la luce in fondo al tunnel. L’auspicio è che l’11 giugno possa essere il momento culmine di un percorso di ripartenza di tutto il movimento sportivo”.

Restano poi confermati gli appuntamenti di Gravina di domattina a Palazzo Chigi e di giovedì con la Vezzali. Non solo Euro 2020 sul tavolo, in attesa poi che il CTS provveda anche al protocollo da rispettare per i 15-16 mila spettatori che potranno entrare all’Olimpico a partire dall’11 giugno, gara inaugurale tra Italia e Turchia.

Anche in questo senso il presidente della Figc non si è detto preoccupato. “Dobbiamo gestire numeri che non sono proibitivi” ha spiegato il presidente della Figc e le contromisure da adottare saranno poi quelle di spettatori vaccinati, con tampone negativo o che hanno avuto il Covid, il tutto mantenendo mascherina e distanziamento all’interno dell’impianto.

La speranza poi è che si arrivi anche alla soglia tanto attesa dei 500 mila vaccini somministrati al giorno che porterebbe buona parte dell’Italia ad aver ricevuto la propria dose entro l’11 giugno, calciatori compresi. Già, perché il prossimo obiettivo sarà proprio quello di immunizzare il gruppo squadra della Nazionale azzurra in vista della competizione per evitare che si ripresenti un caso simile a quello dell’ultima sosta con 8 positivi solamente tra i calciatori del Ct Mancini.

“Noi non possiamo pensare che a giugno non arriveremo a un numero di vaccinati così elevato da poter permettere di vaccinarsi al gruppo squadra della Nazionale, composto da 50-60 persone.  A quel punto tutte le categorie a rischio dovrebbero essere totalmente coperte” ha spiegato Gravina che durante il Consiglio Federale odierno non ha mancato anche di ricordare come nei “quorum costitutivi e sulle maggioranze deliberative delle leghe c’è una disparità non più tollerabile. Non si procede col principio della democrazia: per questo abbiamo invitato la Lega Serie A ad adeguarsi ai principi informatori del Coni e alle regole della Federcalcio”.

Argomento che sarà oggetto della prossima riunione, intanto si gode la vittoria su Euro 2020 e incassa i complimenti del mondo dello sport. Dal presidente del Coni Malagò a quello di Sport e Salute Cozzoli, tutti sono entusiasti della conferma di Roma come una delle città ospitanti dei prossimi Europei.

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