Libia e vaccini, asse Di Maio-Blinken a Washington

Il ministro degli Esteri Luigi Di Maio ed il segretario di Stato americano Antony Blinken,
incassato il ministro degli Esteri Luigi Di Maio ed il segretario di Stato Antony Blinken, (ANSA)

WASHINGTON. – Un maggior impegno americano sulla Libia, un asse per  accelerare la campagna vaccinale in Europa anche per  fronteggiare la “geopolitica dei vaccini” russo-cinese e una piena convergenza su tutti i principali dossier globali: è quanto ha incassato il ministro degli Esteri Luigi Di Maio dopo aver incontrato a Washington il segretario di Stato Antony Blinken, primo ministro straniero ad essere ricevuto in persona dall’amministrazione Biden.

Un incontro cordiale durato circa un’ora e al quale ha partecipato a sorpresa lo zar americano per il clima John Kerry, con cui sono stati trattati i temi del climate change nell’ambito del G20 a presidenza italiana.

“Anche noi stiamo pensando ad un inviato speciale per il clima”, ha rilanciato Di Maio incontrando la stampa nella residenza dell’ambasciatore Armando Varricchio, dove ha fatto il punto sul suo primo giorno di visita, dal colloquio con l’immunologo Anthony Fauci agli incontri con gli esponenti dei maggiori think tank della capitale Usa.

“Con Fauci e con Blinken abbiamo concordato sulla necessità di accelerare insieme la campagna vaccinale, di organizzarci meglio come Occidente anche per fronteggiare la geopolitica dei vaccini dal quadrante orientale”, ha spiegato, ricordando inoltre la necessità per l’Europa di dotarsi anche di una catena di forniture mediche adeguata. La linea americana però non sembra cambiare: si punta a completare la vaccinazione degli americani prima di dare una mano all’Europa.

Più concreta invece sembra la promessa di un “maggiore coinvolgimento Usa” per accelerare il processo di unità e stabilizzazione della Libia: “si prefigura una più forte collaborazione tra Italia e Stati Uniti”, ha assicurato il ministro, ricordando la “preoccupazione condivisa per la presenza di truppe straniere”, russe e turche. Di Maio ha però glissato ad una domanda sulle possibili conseguenze delle recenti tensioni con Ankara.

Sintonia poi su Cina e Russia, in particolare sul dossier ucraino, ma anche sul ritiro dall’Afghanistan: “Siamo andati insieme, usciremo insieme”, ha sottolineato il titolare della Farnesina, evocando un possibile annuncio Usa nelle prossime settimane.

Ma, al di là di tutto, il ministro sembra aver suggellato un ulteriore rafforzamento delle relazioni diplomatiche tra Italia e Usa, di cui domani sarà commemorato il 160esimo anniversario con un evento speciale in ambasciata al quale parteciperà anche il ministro degli Esteri, prima di un breve saluto alla speaker della Camera Nancy Pelosi e ad un omaggio al poliziotto ucciso davanti a Capitol Hill.

“Rafforzando la sua relazione con gli Usa, l’Italia, con il suo presidente del Consiglio così autorevole, può essere un punto di riferimento nell’Europa” del dopo Merkel, ha osservato Di Maio. “La voce e la leadership dell’Italia sono cruciali in dossier condivisi, dalla Libia alla pandemia, dall’Afghanistan al climate change”, gli ha fatto eco il segretario di stato Usa Blinken.

(di Claudio Salvalaggio/ANSA).

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