I contagi record non fermano la folla nel Gange

Una folla si bagna nel Gange.
Una folla si bagna nel Gange. (ANSA)

NEW DELHI. – Le immagini sul web sono impressionanti: dall’alba di oggi centinaia di migliaia di pellegrini indù, donne, uomini, di tutte le età e di tutti i ceti sociali, si mescolano ad Haridwar ai sacerdoti e agli asceti dai corpi cosparsi di cenere, per il bagno nel Gange del giorno più importante del pellegrinaggio del Kumbha Mela.

Senza nessuna precauzione, in spregio all’ondata crescente di nuovi casi di Covid che sta azzannando l’India, oggi divenuta il secondo paese al mondo più toccato dal virus, con il record giornaliero di 168 mila nuove infezioni, che lo ha portato a superare il Brasile, per un totale di 13milioni 500mila casi.

Le autorità dell’Uttarakhand, lo stato himalayano in cui si trova Haridwar, non riescono a far rispettare le regole: l’accesso alle banchine è consentito solo a chi abbia un test di negatività e indossi la mascherina, ma, una volta ammesse, le persone si accalcano. E la polizia dichiara ai media di ritrovarsi impotente davanti alla folla.

Nel frattempo, mentre proprio oggi il governo del Maharashtra, il più colpito dalla nuova ondata di Covid, ha annunciato che allestirà a Mumbai due mega ospedali da campo da 4000 letti, sui social indiani è montata un’onda di allarme e derisione per “la follia” di chi si illude che un bagno nel Gange preservi dal contagio.

Ma le critiche non vanno solo ai devoti indù: quasi tutti i giorni altre folle si ammassano nelle oceaniche manifestazioni politiche per le elezioni in corso in cinque stati chiave del paese. Questa mattina, lo stesso premier Modi ha tenuto un comizio a Bardhaman, nel Bengala Occidentale: parlava davanti a centinaia di migliaia di sostenitori, assiepati, vicinissimi gli uni agli altri, quasi tutti senza mascherina.

(di Rita Cenni/ANSA).

Lascia un commento