L’Iran: Israele vuole sabotare i negoziati sul nucleare

Il complesso di Natanz in Iran. SATELLITE IMAGE 2020 MAXAR
Il complesso di Natanz in Iran. SATELLITE IMAGE 2020 MAXAR TECHNOLOGIES RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright ANSA/EPA EPA/MAXAR TECHNOLOGIES /

ISTANBUL. – Con il cyber attacco all’impianto di Natanz, Israele ha cercato di “sabotare” i colloqui sul ritorno degli Stati Uniti all’accordo sul nucleare iraniano.

Mentre minimizza l’incidente di ieri nel sito fulcro delle sue attività di arricchimento dell’uranio – solo una “piccola esplosione”, senza vittime né danni significativi, dice l’Agenzia atomica -, la Repubblica islamica punta ufficialmente il dito contro lo Stato ebraico, da subito sospettato di essere dietro l’operazione.

“Se pensavano che ci avrebbe messo in una condizione di svantaggio nei negoziati, dovevano invece capire che questo atto disperato avrebbe reso la nostra posizione ancora più forte”, ha sostenuto il ministro degli Esteri Mohammad Javad Zarif, riferendo in Parlamento sulle cruciali trattative di Vienna, cui partecipano indirettamente anche gli Usa.

Ma l’Iran promette di non cadere nella “trappola” di Israele, avvertendo che la “vendetta” arriverà solo “al momento opportuno”.

Sul fronte dell’indagine, Teheran ha fatto sapere di averindividuato una “persona” responsabile e invoca ora un’inchiesta dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica (Aiea) su questo atto di “terrorismo nucleare”.

Un episodio avvenuto poche ore dopo la messa in opera delle nuove centrifughe per l’arricchimento che hanno suscitato allarmi, spingendo il ministro degli Esteri tedesco Heiko Maas ad avvertire Teheran che “non sta dando un contributo positivo” alla diplomazia.

Dopo gli incidenti sospetti dei mesi scorsi e l’uccisione dello scienziato Mohsen Fakhrizadeh, è un nuovo colpo per la Difesa della Repubblica islamica. La responsabilità israeliana viene confermata anche da fonti di intelligence Usa, che hanno ipotizzato uno stop di 9 mesi per il complesso nucleare.

Teheran esclude invece seri danni e con il portavoce della sua Agenzia atomica Behrouz Kamalvandi – ricoverato con numerose fratture multiple dopo una caduta da sette metri durante l’ispezione post-incidente – assicura che le attività sono già riprese, in attesa delle riparazioni al sistema elettrico della sezione colpita.

“Rigettiamo qualsiasi tentativo di minare o indebolire gli sforzi diplomatici in corso”, che hanno come obiettivo “quello di cercare di chiarire tutte le questioni aperte legate all’accordo nucleare iraniano”, fa sapere intanto l’Unione europea, mentre a Bruxelles sbarca il segretario di Stato americano Antony Blinken.

Timori per un possibile rallentamento delle trattative giungono anche dalla Russia, il cui ministro degli Esteri Serghei Lavrov è atteso invece a Teheran per rinnovare l’accordo di cooperazione strategica tra i due Paesi, dopo quello per 25 anni già siglato tra Iran e Cina.

Ai colloqui con Blinken a Bruxelles ci sarà anche il capo del Pentagono Lloyd Austin, in arrivo da Gerusalemme, dove ha incontrato il capo del governo israeliano Benyamin Netanyahu. “Come premier – ha ribadito – non permetterò mai che che Teheran ottenga la capacità nucleare di portare a termine il suo obiettivo genocida di eliminare Israele”.

E intanto, dall’intelligence israeliana arriva un nuovo allarme secondo cui l’Iran avrebbe creato falsi profili sui social con proposte allettanti, sia d’affari che sentimentali, per attirare all’estero cittadini da colpire o rapire.

(di Cristoforo Spinella/ANSA).

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