Tokyo: Malagò tra vaccini e podi “faremo meglio di Rio”

Un monumento con cerchi delle Olimpiadi in Tokyo.
Un monumento con cerchi delle Olimpiadi in Tokyo. ANSA/FRANCK ROBICHON

ROMA.  – Giovanni Malagò si definisce “un ottimista per natura”, ma la fiducia nei giochi di Tokyo del numero uno del Coni viene costantemente messa a dura prova dalla pandemia che tenta in tutti i modi di stravolgerne i piani. Per questo ora i riflettori sono puntati sulla vaccinazione degli atleti olimpici e di quelli che vi potrebbero partecipare.

Circa il 50% di loro è stato già immunizzato perché facente parte dei corpi sportivi militari, ma l’impegno con il Governo per completare l’iter della restante parte degli atleti in attesa del vaccino è totale.  “La sottosegretaria Vezzali è assolutamente coinvolta – spiega Malagò dopo la Giunta -, è sul pezzo per cercare di individuare il prima possibile i tempi e le norme per la vaccinazione degli atleti olimpici”.

L’augurio del presidente del Coni dunque è quello di avere quanto prima delle certezze in tal senso. La variante giapponese, poi, non lo preoccupa. “Mi sembra che il Cio, il governo giapponese e il comitato organizzatore abbiano ristretto al massimo quelli che sono i rischi di chi starà alle Olimpiadi rinunciando agli spettatori stranieri e centellinando gli accreditamenti” ha continuato il capo dello sport italiano.

Ciò non toglie che le autorità giapponesi, a Tokyo, si preparano a rafforzare le misure contro il Covid a meno di tre settimane dopo la revoca dello stato di emergenza e poco più di 100 giorni prima dei Giochi.

Inevitabilmente saranno Olimpiadi diverse da tutte le altre, ma questo non scalfisce le certezze di Malagò. Anche in chiave medaglie azzurre. “Penso veramente che a Tokyo vedremo dei risultati inaspettati e insospettabili in tante discipline. E sono convinto che avremo una medaglia in più di Rio” ha detto il presidente del Coni che nelle precedenti Olimpiadi contava 28 medaglie di cui 8 ori, altrettanti bronzi e 12 argenti.

Un bottino che può e deve essere migliorato perché “quasi tutte le competizioni hanno riservato delle sorprese, sono pochissime le situazioni in cui il favorito ha vinto. Il mio auspicio e convinzione è che noi faremo meglio di Rio, con la preghiera e la speranza che più si concentrino sull’oro e più avremo un giudizio positivo” ha ribadito Malagò che ha poi definito Casa Italia a Tokyo come “ancora protagonista, ma meno affollata rispetto al passato” complice la pandemia.

Intanto a maggio (il 13) ci saranno le elezioni per la presidenza del Coni e una risposta al candidato Di Rocco, il quale aveva criticato la gestione Malagò, l’ha fatta arrivare. “Credo tutti i soggetti coinvolti sappiano perfettamente le cose come stanno” ha concluso il capo dello sport azzurro.

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