Europa League: la Roma conquista la Cruijff Arena

Il capitano della Roma Lorenzo Pellegrini in azione.
Il capitano della Roma Lorenzo Pellegrini in azione. EPA/MAURICE VAN STEEN

ROMA. – La Roma in Europa League come l’Atalanta in Champions. Come i nerazzurri di Gasperini lo scorso 9 dicembre, anche la squadra di Fonseca conquista la Johan Cruijff Arena di Amsterdam. Il risultato finale di 2-1 per gli ospiti premia il loro cuore e la maggiore lucidità e intraprendenza, specie nel secondo tempo, e conferma che, ceduti i vari De Ligt, De Jong, Van de Beek e Ziyech, l’Ajax non è più quello che incantò due anni fa, mancando per un soffio la finale di Champions.

Quelli di oggi non sono gli eredi del ‘Papero d’oro’ degli anni ’70, del suo scudiero Johan Neeskens, e nemmeno di Marco Van Basten, ma una squadra con qualche giovane interessante e alcuni onesti mestieranti, come l’autore del gol Klaassen e quel Tadic che, facendosi parare un rigore da Pau Lopez all’8′ del secondo tempo, ha innescato la reazione dei romanisti.

Proprio il tanto discusso portiere della Roma è stato uno dei protagonisti della serata, con alcuni interventi decisivi, oltre al penalty parato. L’opposto si può dire del suo collega Scherpen, 21enne terzo portiere dell’Ajax alto 2,04 e lanciato nella mischia per squalifiche e infortuni di Onana e Stekelenburg. Sua la goffa ‘papera’ che ha regalato alla Roma il gol del pareggio, su punizione di Pellegrini, che fino a quel momento era stato uno dei meno brillanti nella formazione di Fonseca.

Che ha avuto il merito di saper reagire anche all’handicap delle tante assenze e poi all’infortunio di Spinazzola, fino a quel momento (29′ pt) il migliore in campo e inarrestabile sulla fascia sinistra. Bene anche Dzeko che ha combattuto su ogni pallone, andando anche a recuperare sugli avversari a metà campo.

Insomma, è una Roma che in Europa continua a fare la sua parte ma che fra una settimana non dovrà commettere l’errore di sottovalutare l’Ajax nella partita di ritorno dell’Olimpico: se trovano la giornata giusta i ragazzi della ‘squadra del ghetto’ sono capaci di giocare brutti scherzi.

L’Ajax era andato in vantaggio al 38′ Ajax: Cristante provava a pressare alto la palla, che finiva a Diawara il quale sbagliava il retropassaggio innescando Klaassen. Uno-due in area con Tadic e gol dello stesso Klaassen per l’1-0 degli olandesi. Incertezza anche di Mancini che temporeggiava troppo sull’autore della rete.

Il pari, quattro minuti dopo il rigore neutralizzato a Tadic, arriva al 12′ st grazie a Lorenzo Pellegrini al 57′. Il capitano giallorosso segnava direttamente su calcio di punizione, sebbene la sua esecuzione non fosse stata irresistibile: conclusione angolata ma Scherpen si faceva sfuggire clamorosamente il pallone tra le mani che finiva in rete per l’1-1.

Bella l’esecuzione di Ibanez (proprio lui che aveva provocato il rigore atterrando Tadic) a 3′ dalla fine per la rete della vittoria: sugli sviluppi di calcio d’angolo il brasiliano ex Atalanta raccoglieva un pallone spizzato da Klaassen e incrociava col sinistro, mandando il pallone nell’angolo più lontano.

Ed era il sigillo a una vittoria meritata, con il siparietto, negli istanti finali, di un raccattapalle che, per la stizza, scagliava un pallone addosso a Calafiori che doveva effettuare una rimessa laterale.

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