Nuovo scostamento da oltre 30 miliardi, cambiano aiuti

Pochi turisti e negozi chiusi nel centro di Roma, nella foto la Galleria Alberto Sordi
Pochi turisti e negozi chiusi nel centro di Roma, nella foto la Galleria Alberto Sordi,. ANSA/RICCARDO ANTIMIANI

ROMA. – Per arginare i danni della pandemia e puntare sul rilancio delle imprese il governo è pronto a mobilitare risorse ingenti che, con ogni probabilità, supereranno i 32 miliardi appena immessi nell’economia con il decreto Sostegni.

Nel giorno in cui dall’Agenzia delle Entrate sono partiti i primi 600mila bonifici per circa 1,9 miliardi alle attività economiche con perdite elevate, prima il Ragioniere generale Biagio Mazzotta e poi il premier, Mario Draghi, danno indicazioni sulle dimensioni del nuovo scostamento che arriverà entro una settimana, 10 giorni al massimo.

Lo schema prevede la presentazione del Documento di economía e finanza (che in teoria dovrebbe essere fatta entro il 10 aprile) e insieme al Def la richiesta dello scostamento da impiegare entro la fine di aprile, come chiedono a gran voce operatori e partiti, o comunque all’inizio di maggio.

Le risorse, avverte l’Upb, dovrebbero andare a un “intervento perequativo” per evitare che ci siano “partite Iva escluse” ma anche che ci sia stato chi ha ottenuto ristori “anche consistenti, a fronte di perdite più contenute o addirittura assenti”.

E in effetti guardando la platea di chi ha ricevuto contributi a fondo perduto nel 2020 e chi può fare domanda ora, sulla base di perdite anno su anno di almeno il 30% “effettivamente non si è colpito nel segno”, ammette Mazzotta, spiegando che le due platee non coincidono e che quindi “probabilmente i ristori del 2020 sono andati a chi non ne aveva bisogno in buona parte”.

Nel primo intervento in emergenza, infatti, a marzo dello scorso anno, si era adottato il criterio delle perdite aprile su aprile – il mese del lockdown più stretto – che in molti casi sono state poi recuperate nel corso dell’anno. Mentre ci sono settori che hanno dovuto interrompere più a lungo l’attività o sono ancora chiusi (al botteghino ad esempio, rileva l’Istat, la spesa per concerti, cinema, spettacoli ed eventi sportivi la spesa è crollata del 77,8%).

Per questo “dobbiamo intervenire, stiamo correggendo” il sistema degli aiuti, assicura il Ragioniere, spiegando che nel decreto “Sostegni bis” ci saranno di nuovo aiuti per i costi fissi, dall’esonero dell’Imu per alcuni settori al credito di imposta per gli affitti. Mentre i partiti, a partire dal M5S, sono al lavoro per dare sostegni anche ai proprietari già sfruttando parte dei 550 milioni a disposizione per le modifiche del primo decreto Sostegni.

Lascia un commento