L’allarme di Fauci: “Inquietante” boom di casi in Usa

Antony Fauci in una foto d'archivio.
Lo scienziato italo-americano Antony Fauci in una foto d'archivio. EPA/MICHAEL REYNOLDS

NEW YORK.  – Il numero dei nuovi casi di coronavirus negli Stati Uniti si è stabilizzato negli ultimi giorni  ad un livello “inquietante”, e il paese rischia seriamente una nuova ondata di contagi.

A lanciare l’allarme è il virologo Anthony Fauci, capo consulente medico del presidente Usa Joe Biden. In un’intervista alla Cnn, Fauci ha spiegato che “è quasi una corsa tra vaccinare più gente possibile e un nuovo balzo dei contagi, peggiore di quello previsto dagli esperti”.

Secondo i dati riportati dal New York Times, ieri gli Usa hanno registrato 73.200 positivi, e nel corso dell’ultima settimana c’è stata una media di 65.556 casi al giorno, con un +14% dalla media delle due settimane precedenti.

Questo nonostante la velocità con cui sta procedendo la campagna vaccinale: circa 109 milioni di persone negli Stati Uniti hanno infatti ricevuto almeno una dose, pari a oltre il 33% della popolazione, e tutti i 50 stati si sono impegnati ad aprire le vaccinazioni a tutti gli adulti entro il 19 aprile.

Tra le cause principali dell’aumento dei contagi c’è la diffusione della variante britannica, che è ora il ceppo dominante negli Usa. Per contrastare tale diffusione, Fauci ha esortato gli americani a vaccinarsi e a seguire le misure preventive, in primis uso delle mascherine e distanziamento sociale.

“Resistete ancora un pò – ha avvertito – non è il momento di dichiarare prematuramente la vittoria”. Il virólogo si è quindi detto fiducioso che, grazie alla vaccinazione di massa, si potrebbe ancora evitare una nuova ondata di casi di coronavirus.

Secondo i dati della Johns Hopkins University, nel frattempo, è emerso come quasi la metà dei casi di Covid in America negli ultimi sette giorni (il 44%) sono stati registrati in soli cinque stati: New York, Michigan, Florida, Pennsylvania e New Jersey. Nei cinque stati ci sono stati infatti quasi 197.500 nuovi casi, a fronte di oltre 452.00 contagi in tutti gli Stati Uniti.

Il picco è particolarmente pronunciato in Michigan, dove la media settimanale di nuove infezioni giornaliere ha raggiunto i 6.719 casi domenica, più del doppio rispetto a due settimane prima.

La governatrice democrática Gretchen Whitmer, tuttavia, ha detto che non intende inasprire le restrizioni. La situazione, comunque, accresce la pressione sul governo federale affinché consideri la possibilità di modificare il modo in cui si distribuiscono i vaccini, inviando più dosi nelle zone “calde”.

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