Covid: in Brasile vaccinati 21,5 milioni, pari a 10% popolazione

Una infermiera riceve la prima iniezione che da Inizio alla vaccinazione con il Coronavac nel Hospital das Clínicas della Universidad di Sao Paulo (USP), il 17 gennaio 2021.
Una infermiera riceve la prima iniezione che da Inizio alla vaccinazione con il Coronavac nel Hospital das Clínicas della Universidad di Sao Paulo (USP), il 17 gennaio 2021. Archivio. (Ansalatina)

BRASILIA.  – Il Brasile ha già vaccinato contro il coronavirus oltre il 10% della sua popolazione di circa 215 milioni di abitanti, a poco meno di quattro mesi dall’inizio dell’immunizzazione su scala nazionale.

Fino a ieri, 21.445.683 persone risultavano aver ricevuto l’antidoto, un numero che rappresenta il 10,13% della popolazione, secondo i dati dei governi statali pubblicati oggi dal quotidiano O Globo.

La campagna è iniziata il 17 gennaio a San Paolo, il cui governo ha acquistato il vaccino CoronaVac cinese, che attualmente viene prodotto sul territorio dall’Istituto Butantan.

Circa 40 milioni di dosi di CoronaVac e del vaccino britannico Oxford/AstraZeneca, importato dal governo nazionale, sono già state distribuite nei 27 Stati del gigante sudamericano.

La maggior parte dei 21,4 milioni di immunizzati non ha ancora ricevuto la seconda dose. San Paolo è lo Stato che ha vaccinato di più, con 5,21 milioni di persone, che rappresentano il 4,11% della sua popolazione, seguito da Minas Gerais con 2,03 milioni di vaccinati, Bahia con 1,85 milioni e Rio de Janeiro con 1, 41 milioni.

Intanto, l’Istituto Butantan di San Paolo, dipendente dal governo di quello Stato brasiliano, ha annunciato la sospensione della produzione del vaccino anti-Covid CoronaVac, a causa della mancanza di materia prima importata dalla Cina.

Il direttore di Butantan, Dimas Covas, ha precisato che la produzione del farmaco sviluppato dal laboratorio cinese, Sinovac, sarà sospesa “per una settimana”.

“La materia prima è pronta per essere spedita dalla Cina, c’è stato un problema burocratico, non ci sono anomalie”, ha affermato Covas al canale GloboNews.

In mattinata, l’Istituto Butantan ha consegnato un milione di dosi al ministero della Salute di Brasilia, portando il numero totale di unità spedite da gennaio a 38,5 milioni.

Il Consiglio nazionale delle segreterie di salute (Conass) ha riferito che la Cina ha aumentato la vaccinazione dei suoi cittadini, facendo calare le esportazioni verso il Brasile.

Intanto, ricercatori delle università di Minas Gerais e Rio de Janeiro hanno reso noto di aver individuato “una possibile nuova variante della SARS-CoV-2”, per il momento battezzata P4, nella città di Belo Horizonte.

Lascia un commento