PARIGI. – Alla fine, dopo un anno, la Francia è costretta a richiudere le scuole. Superata la soglia dei 5.000 malati di Covid nei reparti di rianimazione, anche il più strenuo difensore delle aule sempre aperte, il presidente Emmanuel Macron, ha dovuto cedere.
I bambini rimarranno a casa tre settimane, due di vacanza già previste ed una in dad, mentre tutta la Francia diventa zona rossa, come attualmente è Parigi.
Al termine di settimane ad altissima tensione, sul filo di uno scontro ormai aperto fra il presidente e gli esperti, che gridavano alla catastrofe sanitaria, Macron ha deciso di estendere il protocollo “rinforzato” dell’Ile-de-France e degli altri 18 territori a tutto il Paese.
Niente lockdown, una parola ormai bandita dal vocabolario di Macron e di tutti i componente del governo, perché si potrà continuare ad uscire tutto il giorno, senza autocertificazione, a patto di evitare assembramenti. Ma dalle 19 alle 6 scatterà il coprifuoco in tutto il Paese, gli esercizi commerciali non essenziali resteranno chiusi così come bar e ristoranti ormai con le saracinesche abbassate dal 29 ottobre.
Si potrà uscire di casa, ma con il limite di non allontanarsi oltre i 10 km, con l’eccezione del weekend di Pasqua, dove tutti potranno spostarsi tra le regioni se vorranno portare i bambini dai nonni e lasciarli un mese con loro.
Macron non ha nascosto la realtà, quella di “un’epidemia nell’epidemia” con il dilagare delle varianti, “più contagiose e letali”. Ma “dobbiamo resistere”, ha aggiunto, lanciando un appello alla “mobilitazione generale” per il mese di aprile.
Un mese in cui la Francia si gioca tutto: scuole chiuse per una settimana in dad, poi due settimane di vacanze pasquali, quindi rientro in classe per materne ed elementari il 26 aprile, con medie e licei ancora 7 giorni con le lezioni a distanza. Per le università, l’attuale giorno di presenza ogni settimana, in vigore attualmente, è stato confermato.
Due gli annunci di rilievo sugli strumenti per l’emergenza: i letti in terapia intensiva verranno aumentati dal livello attuale – meno di 7.000 – a 10.000. E i vaccini, che dovranno avere un’accelerazione decisiva: dosi per tutti gli over 60 a partire dal 16 aprile, poi dal 15 maggio a tutti gli over 50.
Da metà giugno toccherà a chi ha meno di 50 anni ed “entro la fine dell’estate – ha sottolineato il presidente – tutti i francesi maggiorenni che vorranno potranno essere vaccinati”.
Macron ha ammesso davanti al paese di aver “commesso errori”, nella gestione della crisi, ma di aver anche “imparato”: “ad ogni passo di quest’epidemia potremmo dirci che avremmo potuto fare meglio, che abbiamo fatto errori. Tutto vero. Ma io so una cosa: abbiamo tenuto, abbiamo imparato e ogni volta abbiamo migliorato”.
La “luce in fondo al tunnel” è fissata per “metà maggio”, ha annunciato, quando si potranno annunciare “riaperture graduali”, a determinate condizioni, dei luoghi di cultura e dei tavoli all’esterno per bar e ristoranti. (di Tullio Giannotti/ANSA).